All’interno della bocca troviamo la lingua, alla quale spettano parecchi compiti: muovere il cibo, contribuire alla modulazione della voce, ospitare gli organi del gusto, il senso che ci permette di distinguere il sapore delle sostanze che introduciamo in bocca. La superficie della lingua è ricoperta da tante piccole sporgenze formate da cellule che hanno la funzione di riconoscere i sapori: le papille gustative. Le papille perdono sensibilità se vengono a contatto con cibi molto caldi o molto freddi o, se per errore, vengono ingerite sostanze corrosive. Il loro compito è quello di analizzare la natura delle diverse sostanze presenti nel cibo dopo che sono state disciolte nella saliva.

La lingua del gatto sembra velcro poiché è ricoperta da minutissime strutture responsabili di una ruvidezza ideale per le attività di pulizia personale e per raschiare la carne dalle ossa. Il gatto ha la maggior parte delle papille gustative sulla punta, sui bordi e alla base della lingua. Nel gatto il senso del gusto è particolarmente specializzato: benché non distingua i sapori dolci, è sensibile a percepire minime variazioni del sapore dell'acqua. I gatti possono distinguere i sapori acido, amaro e salato, ma non quelli dolci.

Il senso del gusto nel gatto non è  tra quelli maggiormente sviluppati; il gatto si affida principalmente alle sensazioni olfattive per quanto riguarda la scelta del cibo, che deve avere sempre un odore stuzzicante. I gatti percepiscono molto bene il sapore salato (che spesso apprezzano) e sono infastiditi dall'acido.

Non si sa come percepiscano il sapore amaro, alcuni sembrano esserne disgustati mentre altri lo gustano a piccole dosi (ad es. possono mangiare una mosca, molto amara). Il gatto non usa la lingua come una specie di cucchiaio con cui raccogliere acqua o latte per poi portarli alla bocca. Il micio quando si disseta estende la lingua verso la superficie del liquido da bere, incurvandola leggermente nell’ultimo tratto in modo che assuma una forma a J. La lingua non penetra mai nell’acqua, ma si limita a sfiorarne la superficie con la porzione del tratto ricurvo, al quale il liquido stesso rimane attaccato. Così, quando la lingua risale verso l’alto, finisce con il portarsi dietro il liquido.
La particolarità è che a entrare a contatto con l’acqua è solo la punta della lingua che è liscia. Il gatto tira indietro la lingua alla velocità giusta per portare la massima quantità di liquido alla sua bocca. Questo metodo gli permette di mantenere asciutte le vibrisse e di conservare la visione periferica anche durante la bevuta.

Consigli utili

Il colore della lingua può dare importanti indizi sullo stato di salute del vostro micio. Normalmente la sua lingua è rosa; i colori che vi devono allarmare sono: il biancastro, lo sbiadito magari ricoperto da ulcere, il nerastro o il bluastro- violaceo. 

 

Articolo di Diego Manca, Medico veterinario. 
Autore dei libri: "Le fiabe per...giocare con il corpo imitando gli animali" edito da Franco Angeli nel 2008 di cui è coautore, "Benedetti animali!" edito da Armenia editore nel 2010 , "Il camaleonte Argonte" edito da Armando editore nel 2010, "Favolario: le favole del veterinario" Ed. Buk,  "Storie con la coda" edito da Castelvecchi, 2014, collana Ultra, La salute del cane in 4&4'otto e La salute del cane in 4&4'otto, editi da L'Airone Editore, 2014.

Ritratto di Diego Manca Veterinario

Posted by Diego Manca Veterinario

Mi chiamo Diego Manca e sono un medico veterinario; vivo e svolgo la mia professione, da quasi 30 anni, ad Omegna (VB), piccolo paese del Cusio in Piemonte. Sono direttore sanitario e socio fondatore dell’ambulatorio veterinario lago d’Orta nel quale lavoro. Oltre alla grande passione per questa professione un’altra mi è molto cara e cioè quella di scrittore. I miei libri hanno ottenuto sempre significativi apprezzamenti di critica e i protagonisti delle storie che racconto sono i nostri amici pelosi, le vere star di tanti episodi realmente accaduti durante lo svolgimento della mia professione. Ecco qui di seguito una breve sintesi dei libri che ho pubblicato: Le fiabe per...giocare con il corpo imitando gli animali" edito da Franco Angeli nel 2008 di cui è coautore, "Il camaleonte Argonte" edito da Armando editore nel 2010, "Favolario: le favole del veterinario" Ed. Buk,  "Storie con la coda" edito da Castelvecchi, 2014, collana Ultra, La salute del cane in 4 e 4'otto e La salute del cane in 4 e 4'otto, editi da Gremese Editore, 2014, "Altro che animali!" edito da Castelvecchi Editore, 2015 e Benedetti Animali!  edito da Castelvecchi Editore, 2016, Storie da leccarsi i baffi - Gatti raccontati dal veterinario, edito da Ultra, 2017, Manuale (semiserio) sull'educazione del cane, edito da Rizzoli, 2017, Coccole di gatto. Consigli del veterinario e aforismi sul mondo dei mici, 2019, edito da Ultra; Trilli. Riflessioni di una gatta in degenza, 2020, edito da Ultra.