Quando ho ricevuto questo contributo di Debora Conti, coach di PNL e operatrice qualificata presso lo Yale Parenting Center per le lettrici di Mammeonline, non ho potuto non pensare a quello che mi disse mia figlia, un giorno di qualche anno fa, quando prendemmo la nostra cagnolina in casa. Andammo a scuola per essere educati ad educare il nostro cane (con dubbi risultati ma questo è un altro argomento  laugh). Tra le lezioni che mi rimasero più impresse vi fu quella del rinforzo positivo, una evoluzione, se vogliamo, al principio pavloviano.

Sostanzialmente, ad ogni azione positiva della cana doveva corrispondere un piccolo premio che poteva essere un crocchino o un pezzetto di wurstel, qualcosa di particolarmente gradito oppure, in mancanza di questo, una carezza con un'esclamazione compiaciuta del tipo "Brava Penny!" "Ma come sei stata brava, Penny!" E via così... poi io sono molto teatrale per cui enfatizzavo forse più del necessario. :-P

Finché un giorno mia figlia mi fece riflettere molto dicendomi: "Non potresti usare il rinforzo positivo anche su di me? Mi faresti capire che sei soddisfatta di quello che faccio invece che sottolineare solo quello che non faccio".

Lampadina, illuminazione, cambio direzione. Perché do per scontato che lei esegua puntualmente le mie richieste o che si comporti bene, che si impegni a scuola etc? Non è giusto, perché ogni cosa per lei è un impegno sul quale deve mettere buona volontà, costanza magari anche in momenti in cui, da bimba, non avrebbe assolutamente voglia di fare, esserci, eseguire, rispondere, etc.

Quindi mi ci sono impegnata davvero e vi assicuro che la relazione migliora, migliora assai con enorme soddisfazione da entrambe le parti. E ora lascio la parola a Debora Conti che vi spiega come si fa in pochi semplici punti da imparare ed eseguire, da brave mamme e papà.

Il segreto N° 1 per ottenere compiacenza e i comportamenti che desideri da tuo figlio

Niente punizioni, niente punti o caramelle, niente ricompense o stelline sul frigo... è qualcosa di molto più semplice. 

Pensate a quando andate in ufficio e il capo se la prende per quella volta (a semestre) che fate ritardo di dieci minuti...

Pensate a quando il marito non nota mai che la casa è pulita, le camice ben stirate e la cena in tavola, ma se ne esce con un’amara osservazione sulla pattumiera ancora da portare fuori...

Cosa vorremmo noi? Vorremmo che ci fossero notate anche le cose buone e giuste che facciamo! 

Vorremmo che ci si complimentasse con noi per l’impegno, gli sforzi e i risultati ottenuti. Ecco: il segreto per ottenere compiacenza e i comportamenti che vogliamo dai nostri figli, quando lo vogliamo è quello di complimentarsi con loro. 

Fai il complimento al buon comportamento!

Ecco come potremmo tradurre ciò che i blogger della “Positive Discipline” dicono.
In inglese suona bene: “Praise what you want to raise”.
In italiano, per mantenere la rima e la facilità di memorizzazione da parte di noi genitori potrebbe essere: Fai un complimento al buon comportamento! 

I nostri figli adorano soddisfare le nostre aspettative, farci contenti, vederci contenti e si meritano il nostro rispetto (oltre che l’amore, naturalmente!). 

Ecco come imparare a fare i giusti complimenti ben strutturati, e che come conseguenza avrà la ripetizione del comportamento corretto, fino a farlo diventare una buona abitudine. 

Sia che si tratti di togliersi il cappottino e appenderlo quando si rientra a casa, sia che si tratti di chiedere le cose gentilmente al fratello senza strappargliele di mano, o che si tratti di essere compiacenti al momento di andare a fare la nanna.

Se segui queste indicazioni, i tuoi figli faranno come vorrai: 

  1. Complimentati quando sei fisicamente vicino a lui/lei
  2. Adotta un tono di voce sinceramente entusiasta
  3. Sii specifico nel complimentarti. “Brava o Bravo” non bastano, spiega il perché ti complimenti con lui/lei, motiverà molto di più il complimento e nella sua mente si associerà indissolubilmente all’azione corretta
  4. Complimentati immediatamente dopo il comportamento
  5. Continua a complimentarti fino a che il comportamento non sarà diventato una buona abitudine. 

Naturalmente, queste indicazioni valgono anche se si elogiano i due fratelli  contemporaneamente, basta farlo con entusiasmo, vicini, al momento, specificando perché e senza lesinare contentezza. 

Questo articolo è stato scritto da Debora Conti, coach di PNL e operatrice qualificata presso lo Yale Parenting Center. Il suo nuovo libro, Il linguaggio emotivo dei bambini, edito Sperling & Kupfer, parla di questo e altro sui bambini da 0 a 5 anni.

Debora sarà uno delle relatrici sull’evento Genitori in Azione che si terrà a Riccione il 5 e 6 Maggio 2018

Ed eccovi anche un video di Debora Conti

Ritratto di Redazione

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