Oggi c’è ancora l’idea predominante che allattare sia dar da mangiare, e che tu debba dargli un minimo di regole. Sicuramente le cose stanno cambiando rispetto a quando sono diventata mamma io, e in seguito consulente, e non stiamo parlando di così tanto tempo fa anche se nel frattempo è cambiato il millennio.
Oggi si sente parlare molto più spesso di 20 anni fa del concetto di allattamento “a richiesta”, ma questo concetto è così lontano dall’idea che ha spopolato per due generazioni (quella di tua mamma e tua nonna, se sono relativamente giovani), che facciamo fatica ancora a capire davvero cosa significa.

Ecco quindi che l’idea che il neonato possa veramente soddisfare tutte le sue necessità al seno davvero sembra ridicola.

“Ma stai di nuovo ad allattare?”

“Ma non è passato troppo poco tempo?”

“Ma così non vivi più! Dagli delle regole!”

“Si ingolfa”.

E poi arriva puntuale il: Ti ha scambiato per un ciuccio!

Beh ragazze, davvero non c’è frase più insensata di questa.
Davvero siamo convinte di avere bambini così incompetenti da non riconoscere la mamma da un pezzetto di gomma di 5 cm?
Davvero ci sembra che il seno sia così simile a un succhiotto?

Ci sono molti motivi per cui non è possibile che un bambino scambi la mamma per un ciuccio e cercherò di sintetizzare i principali:

1. Se proprio devo essere pignola, siamo nate noi mamme molto prima dei ciucci. Per la precisione, per l’essere umano, almeno 3 milioni di anni prima. Ergo, al massimo sarà il ciuccio a cercare di imitarci, e non il contrario. Per un neonato essere qui in Italia nel 3° Millennio o 100.000 anni fa nella savana non fa alcuna differenza. Lui chiede quello che è normale e fisiologico per la nostra specie. Quello che si aspetta è quello che è normale per ogni Mammifero, e non un ritrovato moderno. Hai mai visto una gatta dare il ciuccio?

Quindi al massimo sarà il ciuccio che cerca di scambiarsi per te, e non il contrario.

2. Un bambino è programmato dalla Natura per poppare un seno, non un pezzo di plastica e gomma, per cui quando “cerca” e chiede di poppare non sa che da qualche decennio hanno inventato degli attrezzi che si possono mettere in bocca e la tengono occupata per un po’. Si aspetta il seno, non il ciuccio. Quindi non è possibile che chieda il ciuccio e per sbaglio tu ti confonda e gli dia – mannaggia che disdetta – il seno. È il seno la risposta fisiologica, non il succhiotto. Tra l’altro il “lavoro” che il piccolo deve fare al ciuccio non è quello che fa al seno, cioè non è fisiologico (leggi anche questo articolo correlato: un bel sorriso inizia dall'allattamento al seno)

3. Anche se un pupo non ci vede bene a distanza, ci vede benissimo a 30-40 cm, e quindi ti vede perfettamente quando sta al seno. Non è possibile che non si accorga che tu non ci sei. Un neonato è estremamente competente, anche a poche ore di vita!

4. Tu non sei solo una dispensatrice di cibo caldo... Sei una madre.
Quando il bambino si attacca al seno, si aspetta il “pacchetto completo”, non solo di riempirsi lo stomaco… e arrivederci e grazie. Come esseri umani siamo piuttosto complessi, ne convengo, ma ci sarà un motivo per cui noi le tette le abbiamo tra le braccia e in modo che avvenga uno scambio visivo – e quindi anche verbale ed emotivo e eccetera eccetera– tra te e i tuoi figli?

Alla fine, a buona parte degli altri Mammiferi l’allattamento funziona lo stesso, anzi, generalmente molto meglio che a noi umani moderni, ma cucciolo e mamma spesso non si guardano. Sicuro non lo fa mamma mucca che ha il seno tra le zampe posteriori!

Come mai allora il bambino a volte sembra soddisfatto lo stesso col ciuccio?

Te lo spiego nel prossimo articolo!

Martina Carabetta, IBCLC, fondatrice di Latte & Coccole (www.latteecoccole.it)

 

Ritratto di Martina Carabetta

Posted by Martina Carabetta

Martina Carabetta, mamma di due ragazzi ormai ex-adolescenti, ed IBCLC (International Board Certified Lactation Consultant), cioè Consulente Professionale in Allattamento Materno, da quasi 20 anni aiuto le mamme in allattamento a Roma (e non solo!).