Lo scorso anno ce le eravamo perse, a causa del solito malanno autunnale di mio figlio, ma questa volta, finalmente, abbiamo ampiamente recuperato il tempo perso.

La Jucker Farm è una delle più caratteristiche attrazioni nei dintorni di Zurigo, visitabile in tutte le stagioni, 365 giorni all’anno. L’autunno, con il periodo delle zucche, è  sicuramente uno dei momenti più suggestivi per trascorrervi una giornata. Abbiamo così approfittato del venerdì di vacanza “regalato” dalla Scuola Italiana per Ognissanti, mentre le scuole svizzere funzionavano regolarmente. Uno dei problemi principali della destinazione, infatti, è il grande affollamento, soprattutto nei “periodi caldi”, come appunto è quello di Halloween e nei weekend.

Devo dire che la giornata trascorsa, proprio il 31 ottobre (per puro caso), è stato un bellissimo regalo, anche oltre ogni aspettativa. Grazie ad un bellissimo e tiepido sole che ci ha accompagnato costantemente ed a clima confortevole che ha permesso di svolgere tranquillamente tutte le attività all’aperto: il giro del piccolo mercato, la visita alle caprette, lo scavo delle zucche e addirittura il pranzo vista lago!

Nella spaziosa corte si affacciano il negozio, il ristorante, alcuni edifici di servizio e altri dedicati a meeting ed eventi. Nello spazio esterno quest’anno sono state realizzate numerose “sculture di zucca” sul tema del volo: un aeroplano, una farfalle, un’aquila…

Scultura di zucche a forma di aquila

Tutte enormi e meravigliosamente colorate. Appena dietro ai tavoli e alle panche dedicati alla pausa pranzo, il campo con le balle di fieno: sicuramente  una delle “attrazioni” più apprezzate dai bambini che sono liberi di arrampicarsi e giocare finché le forze li sostengono.

Quasi troppo velocemente è arrivato il momento di rientrare a casa, ma torneremo sicuramente alla prima occasione, anche con il papà che non ha avuto modo di godersi lo spettacolo.

Ritratto di Carlotta G

Posted by Carlotta G

Da sempre curiosa di altre culture e abitudini, mamma espatriata con famiglia a Zurigo dal (quasi) lontano 2013. Blogger a tempo perso, studentessa suo malgrado di lingua teutonica e insegnante di Yoga, dove finalmente è solo se stessa e prova ogni tanto a indicare anche agli altri la possibilità di essere solo se stessi.
Da secoli si ripromette di scrivere un libro, forse, prima o poi. Non sullo yoga, ma sulla capacità di "vivere altrove". Intanto scrivo della mia vita a nord delle Alpi anche sul mio blog personale La vita a modo mio