La domenica è notoriamente un giorno di riposo, alcuni in famiglia gradiscono riprendere la sana vecchia abitudine del pisolino pomeridiano adulto, in accompagnamento a quello figliolesco.

Il problema è che il bebè non è stato programmato per avere il senso della domenica e dunque proprio la domenica non dormirà nemmeno 5 minuti.
I motivi? Prima di tutto gli avrete già di sicuro chiesto tanto obbligandolo a riappisolarsi con voi nel lettone almeno fino alle 9, magari le 10, forse forse i genitori più diabolici sono addirittura riusciti a ronfare fino alle 11 piazzandolo legato davanti a 60 minuti non stop di teletubbies.
Dopo pranzo gli chiedete di dormire ancora?

Secondo motivo: vogliamo mettere l'emozione di avere mamma e papà forse entrambi a casa belli paciarotti pronti a giocare con bebè?

Eccitazione!

Non temete, mamme, ho per voi una breve manualistica che vi illustrerà come addormentare il vostro pargolo con cinque rapidi passettini, che vi serviranno anche di domenica.

INTRODUZIONE E PREPARAZIONE AL METODO.

Prima di tutto abbassate le tapparelle e fingete che sia notte. A questo punto vostro marito si addormenterà e vi lascerà da sole con i panni da stendere la lavapiatti da svuotare il pavimento da spazzare e il bambino da ipnotizzare. Niente paura, vi aiuterò io.

NUMERO 1

Il neonato dorme bene se “costretto” ovvero dovete fasciarlo bene. Procedimento: mollate la scopa o l'aspirapolvere, avvicinatevi al piccolo con movimento sussultorio, così da non spaventarlo, e acchiappatelo forte. Gettatelo nel lettino e fatelo su nelle sue lenzuola.

Se vedete spuntare una coda niente paura avete fasciato il gatto, non abbattetevi! Cercate il bebè, che, nella colluttazione, sarà stato lanciato sopra l'armadio e passate al punto 2

NUMERO 2

Bisogna trovare una posizione rilassata e senza tensioni. No, non la mamma, il bebè deve stare rilassato, per ottenere questo la mamma, di solito, deve inginocchiarsi sul pavimento di marmo con la schiena arcuata a gobba e tenere il cucciolo tra le braccia, mentre lo appoggiate nel lettino. Rimanete in sospensione 20 minuti, lasciandogli credere che sia tra le vostre braccia e con movimenti impercettibili sfilatevi da sotto. Quando il pargolo finalmente si addormenta chiamate vostro marito con una voce soffiata ma energica, perchè dovrete svegliare lui ma non il neonato. Deve venire a prendervi e portarvi all'ospedale per una iniezione di voltaren. Lui arriverà in camera urlando “Che c'è? Che c'è? Mi hai chiamato?” e accendendo la luce. Quindi il bambino si metterà a strillare e voi andrete con scioltezza al passo numero 3.

NUMERO 3

Spaccate una fila di voltaren con i denti mentre tenete in braccio il bebè, iniettatevi tutto il contenuto della siringa nel polpaccio sinistro se non arrivate alle natiche. Vostro marito sarà tornato a dormire. Adesso non sentirete più niente quindi potrete comodamente cullare il neonato in qualsiasi posizione. Aggrapparsi al lampadario con le gambe incrociate a mo' di pipistrello è il modo migliore. NON chiamate vostro marito, accendendo la luce potrebbe uccidervi sul colpo. Se anche così non dorme, calatevi piano a terra e provate col punto 4.

NUMERO 4

Si può provare con dei suoni che evochino il ventre materno: pronunciate il tum tum del cuore, il fsssss della circolazione sanguigna e un po' di prrrr prrrr per l'aria all'interno dell'intestino. Attenzione, se vostro marito è sveglio tenderà a voler scorreggiare. Dissuadetelo, non aiuta in alcun modo: la puzza nel ventre materno non la sentiva, quindi non gli concilierà il sonno.

NUMERO 5

Quando, canticchiando e spernacchiando, vi sarete addormentate, il neonato vi sveglierà strappandovi i capelli a ciocche.

A questo punto io consiglio di invitare il vicino di casa, quello che la domenica fa esercizio di tromba, sassofono o batteria e chiedergli di radunare la sua orchestra rock nel vostro salotto.

State pur certe che il pargolo si addormenterà placido e tenerello, anche se voi dovrete rinunciare al vostro sonnellino: La domenica Dio si riposa, ma sua mamma, state pur certi, aveva ancora i piatti da lavare.

PER ALTRI CONSIGLI CATASTROFICI cliccate qui e leggete MDP sul blog  Giovio 15

 

Ritratto di Francesca Sangalli

Posted by Francesca Sangalli