L'Amniocentesi

L'amniocentesi è il prelievo, per mezzo di un ago sottilissimo, di 10-20 ml di liquido amniotico nel quale si trova il feto.

Le cellule fetali prelevate vengono isolate e messe in coltura.
II periodo di attesa dei risultati può variare, 2-3-4 settimane a seconda della progressione della coltura, il ritardo non ha alcun significato.

L'amniocentesi fornisce dati sulla qualità dei cromosomi. Indica dunque il sesso del bambino e permette l'eventuale diagnosi di malattie ereditarie correlate al sesso. Scopre anomalie cromosomiche altrimenti insospettabili.

Permette il dosaggio di sostanze come le alfa-feto-proteine e I'acetil-colinesterasi che può indicare un'anomalia digestiva o neurologica. Evidenzia la mancanza di determinati enzimi, malattie dovute ad un gene anomalo (grazie alla coltura di cellule fetali).

L'ESECUZIONE DELL'AMNIOCENTESI
Viene praticata, normalmente, tra la 16ma e 18ma settimana di amenorrea, in certi casi anteriormente.
E' un'iniezione nella zona dell'addome, tra l'ombelico ed il pube, effettuata con un ago talmente sottile, da rendere inutile l'anestesia.

II prelievo avviene sotto controllo ecografico, per seguire il percorso dell'ago, la penetrazione della sacca placentare in un punto ben lontano dal bambino. La durata è di un minuto o due.

L'intervento, poco doloroso, è di breve durata.
La sonda ecografica permette di controllare il percorso dell'ago che attraversa il muscolo uterino prima di essere delicatamente introdotto nella sacca delle acque lontano dal bambino.

Dov'è il pericolo?
Perchè non si effettua l'amniocentesi a tutti per studiare i cromosomi del bambino?
Un intervento medico non è mai totalmente innocuo. Bisogna sempre considerate il lato negativo e le controindicazioni. In questo caso il rischio è quello di un aborto. E' un rischio minimo (stimato inferiore allo 0,5%) giustificato solo se il rischio statistico di anomalie cromosomiche è superiore o uguale.

II rischio di malformazioni cromosomiche è legato all'età della madre: 1% a 40 anni, 3% a 42 anni, 7% a 45 anni.
Ecco perchè consigliamo questo esame alle donne di 38 o più anni, alle coppie che hanno avuto già un figlio con anomalie cromosomiche o in cui uno dei congiunti presenta una di queste anomalie.
II numero di laboratori in grado di leggere un cario-tipo è insufficiente e le coppie che dovrebbero sottoporsi a tale esame sono scarsamente informate.

Ma bisogna anche tener conto delle reazioni personali di fronte a tali scoperte.
Secondo noi, la regola generate che concerne l'età è troppo arbitraria e deve rispettare i casi in cui una madre, benchè giovane e senza precedenti, prova tali angosce che solo un esame del cariotipo può placare.

E' difficile rifiutare questo esame a donne di 36 o 37 anni, il cui rischio è quasi nullo e comunque prossimo a quello di una donna di 38. In alcuni paesi della Comunità europea l'esame viene regolarmente prescritto a partire dai 35 anni. In Italia l'amniocentesi è rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale alle donne di 35 anni e oltre, oppure in casi di necessità.

Richiedetelo: attualmente neanche la metà delle donne che potrebbero richiederlo lo fanno. Se siete più giovani potrete effettuarlo a pagamento. Sottoponetevi ad amniocentesi solo se siete favorevoli ad un'interruzione di gravidanza in caso di anamalie cromosomiche. L'amniocentesi. comunque, non è mai obbligatoria.

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