Volto manifesto è la nuova campagna di sensibilizzazione di Lorella Zanardo sulla trasformazione del volto nell'era digitale.

In occasione del Festival della Peste! in programma a Milano dal 7 al 10 novembre 2019 l’attivista per i diritti umani e la giustizia sociale Lorella Zanardo, – già autrice de Il corpo delle donne – presenta in anteprima ‘Volto Manifesto’, la campagna di sensibilizzazione - realizzata con Cesare Cantù e in collaborazione con la Fondazione Il Lazzaretto - che nasce per stimolare una riflessione aperta sulla trasformazione del volto nell’era digitale, attraverso l’idea del volto come patrimonio per l’umanità.

Al centro del progetto un video inedito, accompagnato dalla presentazione di un manifesto e di una mostra sul tema. Il volto è in profonda trasformazione.
Fotoritocco massiccio sui social network e in pubblicità, influencer digitali quasi indistinguibili da quelli reali, androidi dai tratti sempre più dettagliatamente antropomorfi e potenziati da un’intelligenza artificiale sempre più raffinata: questi fenomeni hanno portato nella vita privata e sociale di tutti un incontro quotidiano e costante con facce artificiali.

Facce molto diverse tra loro, ma accomunate da un obiettivo irraggiungibile: fermare lo scorrere del tempo. Cosa comportano le trasformazioni in atto per le relazioni interpersonali e per la società in generale? Quale ricaduta ha sulle nostre vite? La scomparsa del ‘vecchio’ volto sarà senza conseguenze la collettività?

In una trasformazione di tale portata entrano in gioco anche altri importanti elementi: - l’antico sogno di creare dei nostri simili, capaci di emularci e forse di continuarci, dando vita ad esseri dotati di intelligenza e un giorno capaci di coscienza ed emozioni; - i canoni di bellezza contemporanei, fortemente segnati dal conformismo, che spingono verso l’omologazione dei tratti.

Nel presente delle relazioni digitali per immagini, deviare da questi canoni comporta l’esclusione dai trend sociali, la solitudine, l’angoscia esistenziale; - la rimozione del ‘vecchio’, sia come concetto sia come manifestazione concreta, all’interno delle nostre società e le conseguenti manipolazioni per far apparire un artificiale ed eterno presente.

Date le dimensioni planetarie di queste trasformazioni del volto, al quale concorrono la videografica, la robotica, la chirurgia, il fotoritocco, si impongono delle domande urgenti: - cosa significano queste presenze artificiali per le relazioni interpersonali e per l’auto-percezione di sé? - quale ricaduta ha sulle nostre vite la manipolazione del volto, non parte qualsiasi del corpo ma il ‘luogo’ stesso che ci rende unici, che fa di noi delle persone? - cosa comporta l’esperienza perturbante dell’‘Uncanny Valley’ che, come provato dagli studi di robotica in Giappone, produce inquietudine in chi si trova di fronte a volti molto simili agli umani, ma che umani non sono (androidi e creazioni della videografica)? - la scomparsa del volto ‘vecchio’ è davvero senza conseguenze per la collettività?

In questione non c’è ovviamente la libera scelta individuale dei comportamenti e delle modificazioni, ma il fatto che esperienze così complesse avvengano senza una consapevolezza diffusa e un discorso sociale condiviso. Non si tratta pertanto di emettere giudizi ma di avviare una riflessione urgente perché il volto umano è il luogo dove il senso di esistere si manifesta. Prenderne coscienza è quanto mai necessario. Attraverso l’idea del volto come patrimonio per l’umanità, il progetto Volto Manifesto si pone quindi come obiettivo quello di invitare tutti e tutte ad un dialogo collettivo e condiviso sul tema dell’unicità del volto, delle trasformazioni reali e digitali in atto, del ruolo unico ed irripetibile che il volto riassume all’interno delle relazioni umane e per l’etica di una società.

E lo fa con tre differenti strumenti:
- un Manifesto in dieci punti, ‘Volto Manifesto’, pensato per offrire i principali spunti di riflessione su questi temi, risultato della sintesi dei più importanti contributi teorici ed artistici di tutti i tempi a livello planetario sul tema del volto;
- un Video, un saggio visivo, che mette lo spettatore direttamente di fronte, faccia a faccia, con i volti artificiali e con quelli reali, cercando di stimolare la consapevolezza, anche emotiva e fisica, necessaria per guardarli tutti senza filtri;
- un Evento all’interno del Festival della Peste! della Fondazione Il Lazzaretto dove saranno presentati il manifesto e il video e dove sarà allestita una mostra, luogo fisico in cui leggere, guardare, riflettere, formulare un pensiero per il futuro.

 

LORELLA ZANARDO 
Lorella Zanardo è Attivista per i diritti umani e la giustizia sociale. Fa parte dell’Advisory Board di WIN (organizzazione internazionale di donne professioniste con sede ad Oslo). 

E’ coautrice del documentario “Il Corpo delle Donne” visto da milioni di persone sul web e dell’omonimo libro, che hanno dato vita ad una importante riflessione sociale sui temi della rappresentazione della donna nei media.

Presiede l’Associazione “Nuovi Occhi per i Media”, percorso di educazione all’immagine e ai media come strumento di cittadinanza attiva, frequentato da migliaia di studenti delle scuole medie superiori. Speaker, docente, scrittrice, è autrice regista dello spettacolo teatrale “Schermi” sull’importanza della Media Education quale strumento di cittadinanza attiva.

E’ stata membro della Commissione di Studio alla Camera per la stesura della Carta dei Diritti in Internet. Consulente di Diversity Mangement e Leadership al Femminile, ha ricoperto in passato posizioni di rilievo in grandi organizzazioni internazionali.

Per il suo contributo al progresso delle donne ha ricevuto numerosi premi: TIAW- World of Difference Award a Washington ha riconosciuto l’efficacia delle sue azioni per l’avanzamento culturale delle Donne nel suo Paese. http://www.lorellazanardo.it/chi-sono/riconoscimenti/

 

CESARE CANTÙ
Cesare Cantù è autore, docente e regista. Ha lavorato per la televisione, per la pubblicità e in campo documentaristico. Laureato in Filosofia, ha studiato e approfondito le principali questioni di estetica del cinema e dal 2000 insegna Linguaggio Audiovisivo e Teoria e Tecnica dei Media per la formazione professionale. Dal 2009 si occupa in particolare di educazione ai media e collabora con Lorella Zanardo al progetto Nuovi Occhi per i Media: lo coordina e ha messo a punto appositamente tecniche di apprendimento innovative per la cittadinanza digitale.

 

VOLTO MANIFESTO
È la nuova campagna di sensibilizzazione dell’attivista per i Diritti umani e la giustizia sociale Lorella Zanardo, su temi quali l’unicità del volto, le modificazioni reali e digitali, il ruolo unico ed irripetibile che il volto riassume all’interno delle relazioni umane.

La serata di apertura del Festival della Peste! ospita la presentazione della campagna, la proiezione del inedito video realizzato in questi mesi da Lorella Zanardo e Cesare Cantù, seguito dal dibattito tra pubblico e autori. Attraverso l’idea del volto come patrimonio per l’umanità, il progetto Volto Manifesto invita tutte e tutti ad un dialogo collettivo e condiviso sul tema del volto umano in trasformazione e del suo ruolo unico e irripetibile per le relazioni e la società. Un progetto che proseguirà anche oltre il tempo e lo spazio del festival.

IL FESTIVAL DELLA PESTE!
Torna anche quest’anno a Milano, dal 7 al 10 novembre 2019, il Festival della Peste!, promosso dalla Fondazione Il Lazzaretto e dedicato alla contaminazione tra arte, performance, danza, musica e pratiche psico-fisiche. Obiettivo del Festival della Peste! è favorire processi di trasformazione collettiva e individuale. Al centro della seconda edizione, una riflessione sul tema della vecchiaia, inteso come stimolo per interrogarsi su tempo, memoria individuale e collettiva, confronto tra generazioni e trasformazione dei corpi, a partire dai cambiamenti in atto nel contemporaneo. Saranno quattro giorni di incontri, mostre, conversazioni, laboratori con la volontà di “contagiare” la città a partire dagli spazi della Fondazione in Via Lazzaretto 15 e in altri luoghi come la Chiesa di S. Carlo al Lazzaretto, la Casa Museo Boschi di Stefano, la Casa di Riposo Don Leone Porta e altri ancora.

IL LAZZARETTO
Il Lazzaretto è il luogo del contagio e della contaminazione, dove giocare con certezze e confini, praticare dubbi, provocare domande e significati possibili. Al lazzaretto si entra certi, per poi scoprirsi spaesati, uscire stupiti, tornare più curiosi di prima. Il Lazzaretto è nato nel 2014 come Associazione culturale; successivamente, nel 2017, è stata costituita la Fondazione non-profit. La sua missione è proporre e sviluppare un metodo di ricerca practice-based, innescando processi di collaborazione e ibridazione. A questo scopo, la fondazione raccoglie fondi per promuovere e sostenere ricerche e iniziative dove arti visive, pratiche psico-fisiche e arti performative si contaminano. 

INFORMAZIONI
Festival della Peste! Dal 7 al 10 novembre 2019
INGRESSO GRATUITO Via Lazzaretto 15 - 20124 Milano Tel. +39 0245370810 | info@illazzaretto.com | www.illazzaretto.com
Giovedì 7 novembre ore 18.30 Evento di lancio della campagna di sensibilizzazione: proiezione video e dibattito con Lorella Zanardo
Il video resterà visibile: sabato 9, dalle ore 20.30 alle 21.30 e domenica 10 dalle ore 11 alle 12
Realizzato con Cesare Cantù, in collaborazione con Il Lazzaretto
Ingresso libero e gratuito
www.voltomanifesto.com

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