Una specie di elettroshock per la dislessia?
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Una specie di elettroshock per la dislessia?
Pinz, però il caso di tua figlia e' particolare e non puoi ragionare con tuo figlio come fosse Pinzina.... Ovvio che con i nostri figli (a scanso di equivoci intendo quelli con tanti dsa e difficoltà varie) sia meglio scegliere al ribasso ed io l'ho sempre sostenuto (ed infatti a giugno mio figlio farà un incontro con la psicologa che lo aveva seguito per la certificazione per capire se veramente è' convinto della scuola che sta facendo o se invece non volesse una scuola meno impegnativa), però con un figlio brillante, studioso e no problem (come Pinzino) non vedo perché dover indirizzarlo al ribasso.... Io gli farei scegliere liberamente la scuola, certo evidenziando il fatto che certe scuole richiedenti e toste prevedono più studio, poi sceglierà lui....
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- pinz
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Re: Una specie di elettroshock per la dislessia?
Voglio che mio figlio possa dedicarsi ai suoi talenti veri, che sono la musica e l'arte. Il fatto di essere bravo anche nel resto, lo ritengo un dettaglio.
Questa volta sono molto determinata, non permetterò che sia influenzato dagli insegnanti (come lo fu Pinzetta). Se proprio qualcuno lo deve influenzare, quella sarò io ;-)
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- ludo68
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Re: Una specie di elettroshock per la dislessia?
Devo dire... che la penso come Brusy, Pinz.
Per me sei troppo provata dalla scelta (sbagliata, evidentemente, da quello che ci dici, perchè troppo penalizzante per la sua vita) di Pinzina. Però così, scusa se mi permetto, rischi di sbagliare dal lato opposto, influenzare pesantemente un figlio che avrebbe il diritto a farsi la sua strada in tranquillità, senza influenze troppo pesanti e magari non tagliate sulla sua situazione.
Perchè se i professori ti segnalano che è parecchio bravo, sopra la media, tanto da farti già nomi, in prima media, di licei di un certo tipo.. le carte le ha tutte per farli, questi licei. Non dico che li debba fare per forza, ma neppure trovo giusto che per forza.. non li debba fare.
Qui non c'è alcun dsa, alcun limite, ma proprio alcuno e anzi ci sono talenti in più e capacità in più, non in meno, e .. a meno che le scuole siano veramente cambiate dai miei tempi, io ho sempre visto ragazzi normali con vite normali fare un certo tipo di scuole: io pure, ragazza normalissima, giusto senza limiti particolari, feci uno scientifico ora considerato tosto, proprio quello in cui sono appena stata, senza alcun problema, con scout e sport e anche tanto tempo per cazzeggiare. Gli anni di liceo li ricordo come gli anni più belli.
Per me sei troppo provata dalla scelta (sbagliata, evidentemente, da quello che ci dici, perchè troppo penalizzante per la sua vita) di Pinzina. Però così, scusa se mi permetto, rischi di sbagliare dal lato opposto, influenzare pesantemente un figlio che avrebbe il diritto a farsi la sua strada in tranquillità, senza influenze troppo pesanti e magari non tagliate sulla sua situazione.
Perchè se i professori ti segnalano che è parecchio bravo, sopra la media, tanto da farti già nomi, in prima media, di licei di un certo tipo.. le carte le ha tutte per farli, questi licei. Non dico che li debba fare per forza, ma neppure trovo giusto che per forza.. non li debba fare.
Qui non c'è alcun dsa, alcun limite, ma proprio alcuno e anzi ci sono talenti in più e capacità in più, non in meno, e .. a meno che le scuole siano veramente cambiate dai miei tempi, io ho sempre visto ragazzi normali con vite normali fare un certo tipo di scuole: io pure, ragazza normalissima, giusto senza limiti particolari, feci uno scientifico ora considerato tosto, proprio quello in cui sono appena stata, senza alcun problema, con scout e sport e anche tanto tempo per cazzeggiare. Gli anni di liceo li ricordo come gli anni più belli.
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Una specie di elettroshock per la dislessia?
Capisco che tu sia rimasta scottata da Pinzina, xo sara' tuo figlio, tra due anni, a decidere se i suoi talenti saranno la musica e l'arte e quindi scegliere una scuola meno impegnativa o se invece ridimensionare queste sue due passioni e scegliere una scuola più richiedente.
I ragazzi cambiano velocemente quindi da un giorno all'altro quella che era un passione puo' venire soppiantata da un altro interesse
Es mio figlio, che era "malato e appassionato" di calcio da sempre, allenamenti e partite con passione e grinta, ebbene a 12 anni, decise di mollare e dedicarsi ad altro... io fidati che non l'avrei mai ritenuto possibile per come lui "amava" il calcio..
I ragazzi cambiano velocemente quindi da un giorno all'altro quella che era un passione puo' venire soppiantata da un altro interesse
Es mio figlio, che era "malato e appassionato" di calcio da sempre, allenamenti e partite con passione e grinta, ebbene a 12 anni, decise di mollare e dedicarsi ad altro... io fidati che non l'avrei mai ritenuto possibile per come lui "amava" il calcio..
- pinz
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Re: Una specie di elettroshock per la dislessia?
Eh pensate che mia figlia... è contenta della scelta fatta ;-)
Sono io che penso che l'adolescenza vada vissuta con altri ritmi, altri tempi e altri spazi mentali. Perché la personalità si crea così, con spazi e tempi di riflessione autonoma
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Re: Una specie di elettroshock per la dislessia?
Concordo con te Pinz, xo alla fine se tua figlia e' contenta cosi significa che forse altre cose non le voleva fare.... anche io la penso come te, xo bisogna ammettere che ci sono anche ragazzi a cui va bene studiare tutto il giorno e non fare tante altre cose...insomma non siamo tutti uguali...
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Re: Una specie di elettroshock per la dislessia?
Così come mio figlio tende sempre a far il minimo indispensabile xche, alla fine, della scuola gli frega sempre poco....amen... puntiamo alla promozione a giugno e ci si accontenta, anche se consapevole che non uscira' con una gran cultura facendo un liceo al minimo sindacale... pero' lo vedo sereno e contento e questo mi basta!!!!
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Re: Una specie di elettroshock per la dislessia?
Sono assolutamente d'accordo.pinz ha scritto:Eh pensate che mia figlia... è contenta della scelta fatta ;-)
Sono io che penso che l'adolescenza vada vissuta con altri ritmi, altri tempi e altri spazi mentali. Perché la personalità si crea così, con spazi e tempi di riflessione autonoma
Però sono anche abbastanza convinta che se la scelta del percorso diventa obbligata, o non completamente libera, anche una scuola relativamente facile può diventare difficile e non dare gratificazione, con tante conseguenze collaterali spiacevoli.
Mia figlia è una che ha scelto da sola al ribasso. Sull'indirizzo era decisa ma poteva scegliere tra un liceo e un professionale. Ha optato per il secondo facendo esattamente il tuo (e mio, ma non lo sapeva) ragionamento.
Sono contenta perchè non si ė mai pentita della scelta e comunque sta progettando il suo percorso universitario esattamente nella stessa direzione, quindi è buona cosa che a 13 anni sia stata in grado di fare una scelta giusta per se stessa.
Tuttavia per molti aspetti credo che non andare al liceo le abbia comunque tolto qualcosa. Non il tempo del cazzeggio :)
- ludo68
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Re: Una specie di elettroshock per la dislessia?
Comunque, ammesso e non concesso che la figlia faccia poi veramente un liceo scientifico (ultimamente è in dubbio), non mi sono certa rivolta innanzitutto a questo liceo scientifico perchè con questa nomea. Ovviamente, tutto il contrario: ne sono spaventata perchè con questa nomea. Ma è logisticamente il liceo più comodo in assoluto: a 10 minuti da casa e davanti alla casa di mia madre, cosa che potrebbe rappresentare un vantaggio per qualche pranzo.
Tuttavia, credo dovremo lasciar perdere.
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Re: Una specie di elettroshock per la dislessia?
Ludo, ma ci credo che tu lo abbia preso in considerazione, essendo quello più vicino a casa...e fa rabbia non poterci andare x il fatto che si un liceo tosto e richiedente, ma così e' la realta'... alla fine mio figlio scelse quello più lontano e senza amici, xo quello che e' a 10 min a piedi dalla nonna così e' comodo per il lunedì che va a pranzo ed a studiare da lei e sara' comodo, in futuro, quando iniziera' ad uscire dal milano con gli amici e magari potrà fermarsi a dormire dalla nonna ed alzarsi alle 7.45 e andare a scuola a piedi!!!!
- pinz
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Re: Una specie di elettroshock per la dislessia?
La logistica ha una sua importanza, ma non deve guidare nelle scelte di una scuola superiore. In fondo, Ludo, nemmeno per le medie hai scelto quelle attaccate a casa ma quelle che ti davano più garanzie
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Re: Una specie di elettroshock per la dislessia?
Certo che la logistica non deve essere il criterio esclusivo, xo avere una scuola valida a 10 min da casa e non poterci andare fa un po' rabbia.... io ammetto che a volte ho pensato che, se mio figlio non avesse avuto le sue difficolta', avrebbe potuto fare il liceo scientifico tradizionale a 20 min da casa con tutti i suoi amici e ci saremmo risparmiati sbattimenti vari con gli accompagnamenti....poi va bene così con la scuola lontana e ci si organizza ugualmente....pero' la scuola vicina bisogna ammettere che e' una grande comodita!!!!
- pinz
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Re: Una specie di elettroshock per la dislessia?
Pensa Ludo che io ho uno scientifico a 5 minuti da casa ;-)
Più vicino delle elementari e medie di quartiere, dove ovviamente va tutto il quartiere, a meno dei "casi particolari"
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Una specie di elettroshock per la dislessia?
La scuola vicina a casa e' comoda, soprattutto se i ragazzi hanno tante attività/interessi extra scolastiche e quindi diventa importante ottimizzare i tempi.... Mio figlio ha trovato il modo di sfruttare i 40/45 min di viaggio in macchina: ossia dorme e così arriva a casa bello carico, mangia ed inizia a studiare....ed al mattino dorme così altri 40 min!!!!!
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Re: Una specie di elettroshock per la dislessia?
Da me le supeiori più vicine richiedono comunque di uscire dal paese con i mezzi pubblici.
Le elementari e medie a distanza di passeggiata.
Mi preoccupava la figlia che aveva scelto la scuola in centro a milano, quindi autobus più meteopolitana, un bell'impegno per cinque anni. Invece sono già (sigh) passati.
Le elementari e medie a distanza di passeggiata.
Mi preoccupava la figlia che aveva scelto la scuola in centro a milano, quindi autobus più meteopolitana, un bell'impegno per cinque anni. Invece sono già (sigh) passati.