gelosa di mia nipote

[angelo07]

Premetto che sono già stata in cura da una psicologa del centro di infertilità perchè non riuscivamo ad averi figli per infertilità inspiegata.
Dopo un anno di inseminazioni, 1 fivet senza impianto ed un'ICSI con impianto di due embrioni di cui il primo perso a 8 settimane e l'altro interrotto la gravidanza a 5 mesi e mezzo per malformazione al bambino,
mi ritrovo senza un figlio e per lo più gelosa di mia nipote di 4 anni, figlia del fratello di mio marito, spiego meglio:
Voglio un bene dell'anima alla mia nipotina, solo che da quando è nata la sorellina, vuole più attenzioni e cerca sempre mio marito, gioca con lui, come con nessun altro, gli si butta sempre addosso per essere coccolata.
Questo mi da fastidio, perchè avrei voluto vedere mio figlio così con suo padre. Mio marito lo sà e capisce, ma non può trattare con indifferenza sua nipote, anche se gli ho detto di provarci, solo perchè mi fa male.
Cosa devo fare? Aiuto Grazie

[DrGiovanniMicioni]

Gentile signora,

comprendo il suo vissuto e sovente nelle donne che non riescono a realizzare il desiderio d’avere un bimbo, nonostante i tentativi di pma, insorge un sentimento di gelosia, di rifiuto e di fastidio verso bimbi di parenti o amici con cui si hanno delle relazioni significative.
È una fase della crisi dell’infertilità che ha dei suoi tempi e modalità di evoluzione e che generalmente, se non vi sono delle fissazioni, viene spontaneamente superata ed i bimbi che venivano vissuti con fastidio, che non si potevano abbracciare, coccolare, con cui giocare, tornano dopo qualche mese ad essere dei bimbi con cui è piacevole entrare in relazione e con i quali scambiare amore e tenerezza.
Questo vissuto contraddittorio probabilmente esprime la sua delusione, rabbia, rancore e gelosia verso quel bimbo tanto desiderato e ricercato che ancora non c’è e che fa tanto soffrire per la sua assenza e che può quindi assumere inconsciamente un vissuto persecutorio; la sofferenza dell’infertilità e soprattutto gli aborti spontanei nelle gravidanze così tanto aspettate e con fatica ricercate ed ottenute possono suscitare angoscia e forte sgomento e dei sentimenti di colpevolizzazione circa il disfunzionamento del proprio corpo e/o l’infertilità del partner.
La donna vive un marcato perturbamento psicofisiologico difficile da comprendere per chi non ha esperimentato l’infertilità ed a volte anche il partner/marito fa fatica a capirlo ed a rispondere ai bisogni regressivi impliciti nello stesso.
Per quanto riguarda la sua situazione cara signora provi a meglio spiegare a suo marito le sue sensazioni ed esigenze attuali ed a chiedergli di starle più vicino e d’investire di più sulla vostra relazione ed intimità affettiva; provi a spiegare alla nipote il suo malessere e così ai parenti ed a motivare il suo temporaneo distanziamento senza per forza pretendere da suo marito lo stesso atteggiamento.
Penso che riprendere dei colloqui ed un sostegno psicologico possa esserle d’aiuto nell’elaborare la depressione, la chiusura, la rabbia e la sensazione d’ingiustizia e d’impotenza dell’infertilità e nel permetterle di ritrovare un equilibrio emotivo interno e relazionale e la speranza in un possibile e desiderato vostro bimbo.

È un momento difficile ma si può superarlo gentile signora e le auguro che ciò avvenga quanto prima.

[angelo07]

Grazie mille.