Salve.
vorrei chiedere un suo consiglio. Ho la mutazione mthfr in eterozigote con omocisteina normale(4,6)esami eseguiti nel secondo mese di gravidanza.
Ora sono in 27 settimane. Prendo folina 5mg, sideral folico e cardioaspirina.
il ginecologo mi fa smettere di assumere alla 35settimana la cardioaspirina.
chiedevo un suo parere sull interruzione. E se dovrei a suo parere integrarla con altro una volta smessa.
l esame dell omocisteina dovrei rifarlo o visto che andava bene non serve?
Grazie e buona giornata
Buona giornata
consigli
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- Pongi
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Re: consigli
Ciao! Scusa il ritardo nella risposta, spero ti possa essere ancora utile!
L'eterozigosi MTHFR, così come del resto l'omozigosi, non ha nessuna rilevanza clinica se non si associa anche ad aumento dell'omocisteina: l'effetto delle mutazioni sulla funzionalità dell'enzima che degrada l'omocisteina è molto variabile da persona a persona, e ci sono tantissime persone che pur essendo portatrici della mutazione non sono destinate ad avere mai l'iperomocisteinemia. Quindi "curare" la mutazione non ha senso, se ne curano solo gli effetti se ci sono.
Detto questo, la gravidanza è una situazione in cui l'iperomocisteinemia si può slatentizzare più facilmente per il maggior consumo di vitamina B12 e di acido folico, che sono entrambi cofattori della via metabolica che degrada l'omocisteina (nel senso che "aiutano" l'enzima MTHFR a funzionare). Quindi, garantire una protezione farmacologica nel corso della gravidanza è giusto.
Una volta terminata la gravidanza, però, la mutazione di per sè non implica assolutamente che si debba continuare la terapia con aspirina, e terminato l'allattamento nemmeno la terapia con le vitamine. E nemmeno è necessario controllare periodicamente il dosaggio dell'omocisteina, a meno che non ci sia motivo per pensare a una carenza o un eccessivo consumo di acido folico o vitamine del gruppo B.
Sarai alla 30° settimana adesso...in bocca al lupo, ormai non manca più molto
L'eterozigosi MTHFR, così come del resto l'omozigosi, non ha nessuna rilevanza clinica se non si associa anche ad aumento dell'omocisteina: l'effetto delle mutazioni sulla funzionalità dell'enzima che degrada l'omocisteina è molto variabile da persona a persona, e ci sono tantissime persone che pur essendo portatrici della mutazione non sono destinate ad avere mai l'iperomocisteinemia. Quindi "curare" la mutazione non ha senso, se ne curano solo gli effetti se ci sono.
Detto questo, la gravidanza è una situazione in cui l'iperomocisteinemia si può slatentizzare più facilmente per il maggior consumo di vitamina B12 e di acido folico, che sono entrambi cofattori della via metabolica che degrada l'omocisteina (nel senso che "aiutano" l'enzima MTHFR a funzionare). Quindi, garantire una protezione farmacologica nel corso della gravidanza è giusto.
Una volta terminata la gravidanza, però, la mutazione di per sè non implica assolutamente che si debba continuare la terapia con aspirina, e terminato l'allattamento nemmeno la terapia con le vitamine. E nemmeno è necessario controllare periodicamente il dosaggio dell'omocisteina, a meno che non ci sia motivo per pensare a una carenza o un eccessivo consumo di acido folico o vitamine del gruppo B.
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