Multilinguismo
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Re: Multilinguismo
Chiara, mi lasciano devvero perplesse le tue colleghe.
Noi siamo in una sitazione multilignue da meno di 2 anni. Ore entrambe le bimbe parlano, leggono (Emma ha appena iniziato) e capiscono 3 lingue(italiano, norvegese e inglese), e studiano altre 2 (francese e tedesco) a scuola.
E pure con tutto il sostegno di noi genitori, e le nostre competenze linguistiche messe a dispisizione, Nora nota chiaramente che capisce meglio un testo in italiano che non i testi che legge in inglese e che il norvegese le rimane a unlivello intermedio di comprensione. Ma sente comunque sia l'italiano che il norvegese come piu' "fisiche" piu' cariche di emozioni dell'inglese, nonostante ormai legge Jane Austen in lingue originale.
E io, dalla mia conoscenza so che per qualche anno sara' cosi'. E so anche che se uno mette a spingere per un apprendimento ancora piu' veloce dell'inglese, perderebbe quello sviluppo simultaneo delle lingue che permette di mantenere un trilinguismo funzionale.
ma non c'è verso di spiegare che il risultato da ottenere, non e' un italiano ottimo in meno tempo possibile, ma lo sviluppo dell'italiano senza perdere tutte le altre competenze linguistuche che questi bambini hanno ( e che forse dovrebbero fare arrossire dalla vergogna queste maestre accecate dal proprio monolinguismo)
Noi siamo in una sitazione multilignue da meno di 2 anni. Ore entrambe le bimbe parlano, leggono (Emma ha appena iniziato) e capiscono 3 lingue(italiano, norvegese e inglese), e studiano altre 2 (francese e tedesco) a scuola.
E pure con tutto il sostegno di noi genitori, e le nostre competenze linguistiche messe a dispisizione, Nora nota chiaramente che capisce meglio un testo in italiano che non i testi che legge in inglese e che il norvegese le rimane a unlivello intermedio di comprensione. Ma sente comunque sia l'italiano che il norvegese come piu' "fisiche" piu' cariche di emozioni dell'inglese, nonostante ormai legge Jane Austen in lingue originale.
E io, dalla mia conoscenza so che per qualche anno sara' cosi'. E so anche che se uno mette a spingere per un apprendimento ancora piu' veloce dell'inglese, perderebbe quello sviluppo simultaneo delle lingue che permette di mantenere un trilinguismo funzionale.
ma non c'è verso di spiegare che il risultato da ottenere, non e' un italiano ottimo in meno tempo possibile, ma lo sviluppo dell'italiano senza perdere tutte le altre competenze linguistuche che questi bambini hanno ( e che forse dovrebbero fare arrossire dalla vergogna queste maestre accecate dal proprio monolinguismo)
- afroitaliani
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Re: Multilinguismo
concordo e sottoscrivo al 100%Hege ha scritto: ma non c'è verso di spiegare che il risultato da ottenere, non e' un italiano ottimo in meno tempo possibile, ma lo sviluppo dell'italiano senza perdere tutte le altre competenze linguistuche che questi bambini hanno ( e che forse dovrebbero fare arrossire dalla vergogna queste maestre accecate dal proprio monolinguismo)
ma vedi...questo è l'orientamento anglosassone (io mi sono formata in uk) in italia siamo abbastanza indietro.....
p.s.
oggi è la giornata mondiale della LINGUA MADRE, proclamata dall'UNESCO
ogni due settimane si estingue una lingua nel mondo, e con essa una tradizione culturale...
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- Chiara
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Re: Multilinguismo
appuntoHege ha scritto: ma non c'è verso di spiegare che il risultato da ottenere, non e' un italiano ottimo in meno tempo possibile, ma lo sviluppo dell'italiano senza perdere tutte le altre competenze linguistuche che questi bambini hanno ( e che forse dovrebbero fare arrossire dalla vergogna queste maestre accecate dal proprio monolinguismo)
ma queste colleghe vivono ogni bambino straniero come una sofferenza, ah i bei tempi quando c'erano solo i 'nostri'. Io ormai ho desistito con loro, cerco di salvare il salvabile almeno con i bambini. Per fortuna stanno per andare in pensione.
Non sono tutte così per fortuna. Una delle maestre di Sara ha 56 anni, ma con i bambini non italiani se la cava molto meglio, grazie ad infinita capacità di rispetto di ogni singolo e di quello che può dare.
- afroitaliani
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l'India è gigantesca e si parlano infinite lingue, con l'inglese come lingua veicolare per ovvi motivi di semplificazione.
Gli immigrati indiani dalle mie parti (Lombardia) vengono di fatto tutti dal Punjab, a nord ovest, e parlano appunto punjabi. Ma ho avuto anche un'alunna indiana che oltre al punjabi parlava e scriveva anche hindi e sanscrito (quest'ultima è una lingua indoeuropea).
Gli immigrati indiani dalle mie parti (Lombardia) vengono di fatto tutti dal Punjab, a nord ovest, e parlano appunto punjabi. Ma ho avuto anche un'alunna indiana che oltre al punjabi parlava e scriveva anche hindi e sanscrito (quest'ultima è una lingua indoeuropea).
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Anch'io vivo in Lombardia, per l'esattezza CR e anche qui molti indiani sono del Punjab, in particolare di religione sik, non so se questo gruppo in particolare parli appunto il punjabi. Purtroppo non ne conosco.
Mi interessa parlare delle lingue indiane perchè sono in attesa di AI in India.Non so ancora in che stato, ma potrebbe essere Maharashtra, Karnataka o Tamil Nadu (spero di averli scritti correttamente).Che voi sappiate in questi stati si parla l'hindi?
Mi interessa parlare delle lingue indiane perchè sono in attesa di AI in India.Non so ancora in che stato, ma potrebbe essere Maharashtra, Karnataka o Tamil Nadu (spero di averli scritti correttamente).Che voi sappiate in questi stati si parla l'hindi?
- pinz
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Mia figlia è nata nel Karnataka : parlano kannada, a volte anche un po' di tamil, assolutamente non hindisonny ha scritto:Anch'io vivo in Lombardia, per l'esattezza CR e anche qui molti indiani sono del Punjab, in particolare di religione sik, non so se questo gruppo in particolare parli appunto il punjabi. Purtroppo non ne conosco.
Mi interessa parlare delle lingue indiane perchè sono in attesa di AI in India.Non so ancora in che stato, ma potrebbe essere Maharashtra, Karnataka o Tamil Nadu (spero di averli scritti correttamente).Che voi sappiate in questi stati si parla l'hindi?
Nel Tamil Nadu invece parlano tamil.
Ciao
Pinz
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quando ho iscritto alessio alla scuola in francia, senza che sapesse fare una frase, la maestra e la doirettrice mi hanno chiesto di parlargli francese a casa. Io però ho detto loro che non l'avrei fatto perché non volevo insegnargli i miei errori, e che ero certa che avrebbe imparato in fretta (e così è stato, lo hanno ammesos anche loro).
Io ne ho dedotto solo uan cosa, che evidentemente non avevano esperienza con ragazzini non madrelingua. Però sono state abbastanza umili da fidarsi di quello che ho detto loro.
Però io parlo sempre in francese ai miei figli in presenza di persone francesi. Non perché io mi voglia camuffare ma per quella che io ho sempre considerato uan forma importante di educazione. Parlare in italiano davanti a persone che non lo capiscono mi sembra come parlare all'orecchio in presenza di terzi, cosa che trovo maleducatissima.
Da quando siamo in francia ho smesso di perseguitare mio figlio con l'inglese, per paura di complicargli la vita (chissà perché, poi, quando io all'età sua ne parlavo 5 di lingue). Il risultato è che l'ha abbastanza dimenticato e lo parla con accento francese ma conto di recuperare adesso.
Io ne ho dedotto solo uan cosa, che evidentemente non avevano esperienza con ragazzini non madrelingua. Però sono state abbastanza umili da fidarsi di quello che ho detto loro.
Però io parlo sempre in francese ai miei figli in presenza di persone francesi. Non perché io mi voglia camuffare ma per quella che io ho sempre considerato uan forma importante di educazione. Parlare in italiano davanti a persone che non lo capiscono mi sembra come parlare all'orecchio in presenza di terzi, cosa che trovo maleducatissima.
Da quando siamo in francia ho smesso di perseguitare mio figlio con l'inglese, per paura di complicargli la vita (chissà perché, poi, quando io all'età sua ne parlavo 5 di lingue). Il risultato è che l'ha abbastanza dimenticato e lo parla con accento francese ma conto di recuperare adesso.
And the memories bring back memories bring back you...
- Chiara
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E' un grandissimo dilemma per me. E' giusto parlare la mia lingua o l'italiano in presenza di persone italiane? E se è giusto, allora quanti ritagli di tempo mi restano per parlare il russo con mia figlia?Però io parlo sempre in francese ai miei figli in presenza di persone francesi. Non perché io mi voglia camuffare ma per quella che io ho sempre considerato uan forma importante di educazione. Parlare in italiano davanti a persone che non lo capiscono mi sembra come parlare all'orecchio in presenza di terzi, cosa che trovo maleducatissima.
Ad esempio nel contesto familiare se è una regola di buona educazione parlare l' italiano in presenza dei nonni italiani, in certo senso la trovo ingiusta: allora che parlino tutti quanti una lingua straniera con la bimba per par condicio e non solo io. Questa sì che sarebbe buona educazione e parità - parlare tutti quanti l'inglese o francese una volta insieme.
Dove sta la buona educazione:
parlare una lingua comprensibile a tutti quando parlo con mia figlia o lasciarmi fare il mio lavoro in santa pace (perchè a volte sì che è pesante e laborioso introdurre la bambina alla lingua russa), cercando di capire la ratio di tale mia scelta?
Mia figlia ha parenti italiani molto presenti (persin troppo) e abbiamo tanti rapporti di amicizia con altre famiglie italiane.
Allora, dovrei mollare il bilinguismo per apparire carina ed educata a tutti o cercare di sfuggire ai rapporti sociali per non sembrare maleducata parlando il russo con mia figlia
o semplicemente non farmi tutte queste menate di mala o buona educazione e pensare ad unica cosa essenziale - il bene della mia figlia e la qualità del mio raporto con lei?
Una volta pesati tutti i pro e contro sono veramente determinata ad apparire molto ma molto maleducata.
La mia decisione è questa, ma rimane comunque un dubbio su come mi vedono gli altri.
Comunque ribadisco che bisogna badare alle cose essenziali.
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