una riflessione dolorosa.

[charlotte80]

non sentirti in colpa Sheila.... lei non lo vorrebbe...

[sheila]

non sentirti in colpa Sheila.... lei non lo vorrebbe...

hai ragione.

comunque è durata poco la apparente serenità--
..giusto qualche minuto

ho avuto un peso tutta la sera..che non riuscivo a concentrarmi nemmeno su uno stupidissimo telefilm..l'ho guardato, ma la testa era altrove, non saprei nemmeno dirti di cosa parlava.

Sono andata a letto, piangendo come al solito. E stamattina, apparte uqiuando ero fuori a portare i bambini e mi sono trattenuta, non ho fatto altro che piangere..

[moorea]

sheila, il tuo dolore in questo momento è una coperta che ti avvolge, ed è anche una coperta che abbracci e tieni stretta a te.
non va bene
devi dargli una collocazione. piega questa coperta, smetti di abbracciarla, di farti avvolgere. piega questa coperta e trovagli una collocazione. fanne una sciarpina, una mantellina, una cintura... so che la vuoi portare con te ma deve coesistere accanto alle cose belle della tua vita non annientarti...
ti ho aperto il mio cuore per dirti che il dolore non può essere negato ma nemmeno si può lasciarsene trascinare..
Lo tzunami è passato, hai mantenuto i piedi saldi a terra e trattenuto il fiato, è ora di respirare di nuovo per te stessa e per i tuoi cari

[sheila]

sheila, il tuo dolore in questo momento è una coperta che ti avvolge, ed è anche una coperta che abbracci e tieni stretta a te.
non va bene
devi dargli una collocazione. piega questa coperta, smetti di abbracciarla, di farti avvolgere. piega questa coperta e trovagli una collocazione. fanne una sciarpina, una mantellina, una cintura... so che la vuoi portare con te ma deve coesistere accanto alle cose belle della tua vita non annientarti...
ti ho aperto il mio cuore per dirti che il dolore non può essere negato ma nemmeno si può lasciarsene trascinare..
Lo tzunami è passato, hai mantenuto i piedi saldi a terra e trattenuto il fiato, è ora di respirare di nuovo per te stessa e per i tuoi cari

lo so..ma non riesco proprio.. la stellina, evidentemente non basta..
non riesco a trovare un modo. Leggo,razionalizzo, mi tranquillizzo, ma dura poco

[moorea]

è appena accaduto Sheila.. ci vuole il tempo che ti serve...e nel frattempo ricordati che sei sempre ancora tu, camilla non ti ha tolto nulla, sei tu, con questo dolore in mano

[federicam]

sheila, il tuo dolore in questo momento è una coperta che ti avvolge, ed è anche una coperta che abbracci e tieni stretta a te.
non va bene
devi dargli una collocazione. piega questa coperta, smetti di abbracciarla, di farti avvolgere. piega questa coperta e trovagli una collocazione. fanne una sciarpina, una mantellina, una cintura... so che la vuoi portare con te ma deve coesistere accanto alle cose belle della tua vita non annientarti...

quoto moorea, anche nel dirti che ci vuole tempo.
Però, come ho detto 1000 volte, troverai un giorno non dico il senso, ma almeno il messaggio recondito in tutto questo.
E allora la coperta si trasformerà in qualche cosa più utile per la tua vita.

[federicam]

Perché un figlio è sempre un figlio, è fragile e vulnerabile in ogni momento della sua vita, e tu sempre vorresti risparmiargli il dolore.


Mi ricordo come fosse ieri l'abisso di terrore e di dolore su cui mi sono affacciata: lui non era un ammasso di celluline in quel momento, era il fratellino di Michelangelo, era il mio secondo figlio, e io mi sono aggrappata al battito del suo cuoricino come a uno scoglio, davvero non so dire chi di noi due fosse la patella e chi lo scoglio.... E invece il cuore che batteva c'era, e in quel momento vederlo per me non fu vedere un piccolo embrione dalla forma confusa, il suo cuore batteva per me con una gioia e un coraggio che mi fece commuovere e innamorare ancora di più per quel bambino che poi è nato Floriano. Era già Floriano anche se non portava ancora quel nome. Ma se ripenso a quel cuoricino che mi sorride io ce lo rivedo.
Non prendetemi per pazza, so di essere tanto confusa, e forse queste parole sconclusionate non daranno nessun conforto, anzi... vorrei solo dire che questa riflessione su quando un figlio inizia ad essere un figlio forse non è possibile farla. Ognuno può farla per sé, perché credo anche che ognuno abbia la propria percezione. Ma aspettarsi dagli "altri", da tutti gli altri intendo, la comprensione che il nostro dolore meriterebbe... questo non è possibile, perché la gente è sempre pronta a fare le scale... a 10, 20, 40 settimane, c'è sempre qualcuno pronto a dirti "Guarda che dopo sarebbe stato peggio". L'unico pensiero che dobbiamo non abbandonare mai è che noi possiamo portarli nel nostro cuore, e nessuno ha il diritto di portarceli via.
Vi abbraccio tutte, con tanto affetto

vorrei quotare tutto...
ma qui sembra veramente tu mi abbia letto nel pensiero!

[ciurma]

Nanni Moretti dice:
- Chi parla male, pensa male e vive male.
Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti!

A ben guardare dovrei citare per intero tutto quello che hai scritto, ma mi limito a questo, che è una sintesi perfetta di qualcosa che penso profondamente, ma che a volte trovo che venga fraintesa.

Ci tornerò su questo argomento, è una riflessione a cui tengo.