Contributo progetti scolastici a pagamento

Affrontiamo insieme tutti i dubbi sull'allattamento nel suo complesso e la cura del neonato dalla nascita ai sei mesi.

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Contributo progetti scolastici a pagamento

Messaggio da Iaia71 »

In altri posti alcune di voi hanno scritto che nelle scuole dei vostri figli esistono fondi per aiutare chi fosse in difficoltà per pagamento progetti (gite,soggiorno, attività)
Avrei bisogno di alcune informazioni:

Mi potete spiegare (o inviare riferimenti regolamento dove trovarli) come e chi gestisce a chi dare o meno il contributo?

Questo fondo come è alimentato? (non abbiamo quota volontaria ma pagamento attività puro)

Vorrei capire se e come proporlo nell Istituto comprensivo (sono in consiglio istituto)

Grazie mille


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pinz
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Re: Contributo progetti scolastici a pagamento

Messaggio da pinz »

Mi dispiace, so che c'è ma non so come venga costituito né come venga gestito.

Però una mia amica con tre figli e grossi problemi economici, ne ha usufruito per le gite scolastiche sia della primaria sia delle medie.
Gli insegnanti sapevano la situazione e la avvisavano che se voleva mandare il figlio (era compagno del mio), la quota restava a carico della scuola.

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Leya
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Re: Contributo progetti scolastici a pagamento

Messaggio da Leya »

Per elementari e medie ho fatto parte del consiglio genitori.
Esisteva un fondo alimentato da un piccolo contributo contributo volontario, ma soprattutto da merende, lotteria, festa di fine anno, mercatini delľusato. Erano gli insegnanti, a conoscenza della situazione finanziaria e familiare dei bambini, a richiedere ľaccesso al fondo direttamente al presidente.

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Contributo progetti scolastici a pagamento

Messaggio da Iaia71 »

grazie a tutte


Leya
Contributo volontario alla scuola o al comitato? Fondo che non passa attraverso la contabilità scolastica? Nel passato consiglio abbiamo creato e stiamo facendo funzionare anche il comitato genitori; si fanno attività simili ma il denaro si gestisce (essere un comprensivo con 10 plessi in 4 comuni diversi non aiuta e “esaspera” il campanilismo) sul plesso (es elementari del mio comune) e solo per esigenze comuni (raccogliamo durante un paio di feste L anno e poi compriamo materiale di consumo, rispetto che attrezzature per il plesso stesso stesso.
Abbiamo fatto beneficenza (dalla scuola di un missione, ad un centro diurno che fa progetti con la scuola) ma sempre pubblicizzando prima i ricavi dove sarebbero finiti.
Sul fondo gite siamo titubanti sulla gestione “alla mano” perché so che molti genitori non ci contribuirebbero (“chi dice che x la gita non ha i soldi, ma fa colazione al bar” o “ha ultimo modello cellulare il mio ha 4 anni” etc etc...) ma sopratutto (questo potrebbe essere risolto con una “cassa” specifica comunicata e spiegata a priori: chi non vuole non contribuisce li e stop) ci preoccupa (genitori e insegnanti con cui ci siamo confrontati al volo) chi e come decide quale famiglia aiutare. Perché didatticamente i prof vorrebbero GIUSTAMENTE che tutti partecipino.
Le famiglie in difficoltà possono però essere in condizioni diverse:
chi ha difficoltà così serie da non poter prendere in considerazione L idea, che fatica a soddisfare bisogni primari
ma anche la famiglia un “po’ tirata” che deve scegliere tra il soggiorno (quest’anno si evidenzia criticità su proposta soggiorno 3 gg in 3a media) rispetto a qc altra cosa. In questo caso non così estremo non tutte le famiglie sono concordi con L aiutare perché iniziano le tiritere di prima (io rinuncio ad altro per mandarlo)
E poi mi preoccupa come un comitato, un corpo insegnante individua chi aiutare? Chi chiede aiuto ( alcuni non esprimono la motivazione alla non partecipazione) e poi gli chiede isee?

Io vorrei cercare una formula più strutturata in cui la scuola o meglio ancora il singolo comune (magari con fondi misti dell ente e derivati da attività genitori donati con causale ad hoc) decide con criteri oggettivi (e mi viene in mente solo isee) chi aiutare.

Per ora unica norma che viene usata e’ che l’uscita (di un giorno o soggiorno) parte solo con i 3/4 di partecipanti presenti rispetto al totale classe.

Grazie X contributi


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Re: Contributo progetti scolastici a pagamento

Messaggio da pinz »

Ecco da noi so per certo che non era alimentato da nessun comitato genitori (che non c'era) ma direttamente dalla scuola.
Immagino che destinassero a quel fondo una parte dei contributi volontari versati all'iscrizione (40 euro ad alunno)

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Re: Contributo progetti scolastici a pagamento

Messaggio da pinz »

Ah dimenticavo.

So che la quota di partecipazione ad ogni uscita era arrotondata per eccesso, in modo che già quello creasse una capienza per problematiche

Non c'era isee o altro. Ma se venivano a sapere che qualcuno non partecipava per il costo, convocavano il genitore e offrivano aiuto (a volte dimezzavano la quota)

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Re: Contributo progetti scolastici a pagamento

Messaggio da Iaia71 »

Non abbiamo contributo volontario e non saremmo dell idea di inserirlo...
In Zona poche scuole (primaria e medie) lo hanno, chi L ha inserito sta nei 6/10 euro


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mabilia
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Re: Contributo progetti scolastici a pagamento

Messaggio da mabilia »

Da noi è gestito dal consiglio di amministrazione ed è voce del bilancio della scuola. Per mantenerlo attivo ci sono fondi appositi di Comune, Regione e UE. Non so di preciso quali, se ne occupa direttamente il preside, sia per il reperimento fondi che per la gestione. Questo assicura l'assoluto anonimato per le famiglie. Il contributo volontario esiste, ma va a coprire corsi, attività e progetti per le classi.
Sono stata un fiore di ciliegio

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Re: Contributo progetti scolastici a pagamento

Messaggio da Iaia71 »

Mabilia scuola statale? in privato mi dici la scuola (se vuoi) perché secondo me nel regolamento qc ci deve essere


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Lora
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Re: Contributo progetti scolastici a pagamento

Messaggio da Lora »

L'unico strumento è l'isee e quella di creare un fondo per questi contributi è una decisione che deve essere deliberata dal consiglio di istituto, che determina anche le fasce di ISEE per le percentuali di contributo da assegnare.

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Contributo progetti scolastici a pagamento

Messaggio da Iaia71 »

Lora hai esperienza di qualche comune che interviene in modo simile?
La strada del consiglio e’ la prima a cui ho pensato ma abbiamo due grossi problemi
*Essendo 4 comuni diversi la gestione centralizzata crea “campanilismo e diffidenza”
*segreteria molto disorganizzata, poco collaborativa che si lamenta solo da sempre di essere oberata (quest’anno tutto peggiorato da essere senza dsga e ds reggente con gravi problemi personali e due mega scuole, nessuna esperienza in un comprensivo...)


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Lora
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Re: Contributo progetti scolastici a pagamento

Messaggio da Lora »

I contributi comunali per il diritto allo studio sono erogati direttamente alle scuole, dietro presentazioni di progetti specifici. L'importo per il diritto allo studio comprende di norma anche l'acquisto dei libri per la primaria e in alcuni casi per le medie.

I contributi diretti alle famiglie sono quelli determinati per legge (i vari bonus) o decisi dall'amministrazione ma credo che questi ultimi debbano rimanere nell'ambito dei servizi alla persona (trasporto scolastico, mensa, ecc..).

Non sono sicura che i comuni possano decidere per una contribuzione diretta alle famiglie per gite o attività extracurricolari della scuola. Ti conviene chiedere direttamente ai servizi del tuo comune.

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crucca
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Re: Contributo progetti scolastici a pagamento

Messaggio da crucca »

In classe di mio figlio alle medie c'era un ragazzino i cui genitori non potevano permettersi le gite, eravamo tutti informati e chi poteva metteva qualcosa in più, se mancava qualcosa erano i professori ad integrare. Era quindi lasciato tutto alla buona volontà dei singoli
crucca

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Re: Contributo progetti scolastici a pagamento

Messaggio da Iaia71 »

Grazie Lora farò così


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mabilia
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Re: Contributo progetti scolastici a pagamento

Messaggio da mabilia »

So che c'entrano i PON. Di più non chiedermi, perché non li ho studiati benissimo.
La nostra scuola è statale. Non ci sono riferimenti su come reperiscono fondi nel sito. Devo dire che ciò che fa la differenza è il preside e il dsga, molto informati e capaci in questo ambito. La vecchia preside (ormai 8 anni fa) non era in grado e si perdevano un sacco di opportunità.
Sono stata un fiore di ciliegio

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