Metodo lavaggio CARPATIA per lana (con aggiunta CACHEMIRE)

Per consigli su come sopravvivere alle incombenze quotidiane per tenere pulita la casa, piena la dispensa (e il portafoglio), far tornare verde un pollice marroncino e rinsecchito.
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Carpatia
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Metodo lavaggio CARPATIA per lana (con aggiunta CACHEMIRE)

Messaggio da Carpatia »

Come da gentile richiesta della nostra moderatrice ri-spiego il metodo messo a punto in tanti anni di pratica di lana.
Infatti, ricordo che mia madre è stata magliaia durante la mia infanzia, ha aperto poi un negozio di filati dove io stessa ho da sempre lavorato.
Inoltre, acquistando direttamente la merce nelle varie fabbriche di filati e maglifici, abbiamo "rubato" alcuni procedimenti di trattamento e lavaggio e li abbiamo adattati all' uso domestico.
Ovviamente, siamo state noi le prime a provarli sui molti capi in maglia che indossiamo come "divisa" da lavoro per suggerirli poi alle nostre clienti.

Il primo metodo messo a punto è per il lavaggio a mano. Anche se poi è stato adattato all'uso in lavatrice, vi consiglio comunque di provare il lavaggio a mano, almeno la prima volta che lavate un capo. Ciò vi consentirà di controllare le sue reazioni ed intervenire prima che sia troppo tardi.
Ricordo inoltre, che non si adattano al lavaggio in acqua la lana d'angora ed il lambswool. Va benissimo invece per il misto lana ed anche per il cachemire.

Questi sono i punti chiave del procedimento.

TEMPERATURA DELL'ACQUA: dev'essere "morta", ossia nè calda nè fredda. Diciamo giusta per farci il bagnetto al bambino. Se non vi fidate, usate il termometro o il gomito. Importante! la temperatura dev'essere all'incirca la stessa per ogni risciacquo per evitare gli shock termici. Sono questi che fanno infeltrire la lana!!!

DETERSIVI: assolutamente non schiumogeni. Se volete usare un detersivo tradizionale usate quelli da lavatrice, a schiuma frenata, veloci da risciaquare. Farete il tutto più in fretta, risparmierete acqua e tempo e correrete meno rischi con le temperature dell'acqua.....Ma proteggetevi le mani con i guanti, sono piuttosto aggressivi.
Personalmente uso solo ammoniaca e molte molliste ne hanno riconosciuto l'efficacia e l'economicità. Circa mezzo bicchiere nell'acqua del lavandino. Praticamente non serve risciacquare. Non preoccupatevi dell'odore. Non rimane traccia. Va bene un'ammoniaca qualunque, profumata o meno. Io la prendo al discount.
Un ottimo prodotto, che lascia un buon profumo, funge da balsamo e previene i danni da lavaggi troppo frequenti è lo Sfeltro di Nuncas. Solo nei negozi specializzati in detersivi o alle Coop. Da usare come ammorbidente se proprio non potete farne a meno. Lascia un piacevole profumo. Io lo uso solo con il cachemire perchè ne gonfia bene le fibre.

PRE- Asciugatura: risciacquata la maglia, la lascio nel lavandino e facciamo scendere l'acqua, la strizziamo un po' con le mani pigiando. A questo punto, la infilo in una vecchia federa. Potete usare anche un sacchetto di tela se ne avete.
La infilo in lavatrice e faccio una brevissima centrifuga a secco per togliere l'acqua residua. Ossia, seleziono la sola centrifuga, badando bene che non entri acqua (sarebbe fredda!), faccio andare i giri e quando non vedo più i rivoletti d'acqua sull'oblò, la spengo.

ASCIUGATURA: sullo stendino, appoggiata sulla parte piana, cercando di ridare forma con le mani, ma a volte direttamente appesa ad un appendino, specie i maglioni molto grossi. IMPORTANTE!!! è scegliere una giornata secca, DEVE asciugare in fretta, e non troppo fredda per il solito motivo degli shock termici. Si possono asciugare in casa i maglioni ma lontano da fonti di calore, nella stanza più asciutta.

STIRATURA: vaporizzare con un forte getto di vapore e dare forma con le mani.

ADATTAMENTO AL LAVAGGIO IN LAVATRICE.
L'unico problema del lavaggio in lavatrice è che l'acqua entra fredda per poi essere riscaldata, per poi ri entrare fredda per i risciacqui. Dovendo lavare più maglie dello stesso colore alla volta, io ho ovviato così.
Immetto acqua calda dal cassetto dei detersivi usando un innaffiatoio ogni volta che la lavatrice carica acqua. Ovviamente devo restare in zona per sentire quando ciò succede. Solitamente stiro nelle vicinanze.
Per il resto, vale tutto quanto detto sopra.

Suggerimento: per evitare il formarsi di quegli antipatici pallini, girate i maglioni a rovescio.

Questo è davvero tutto. Personalmente non ho mai avuto sorprese.
Sembra laborioso ma è molto più veloce a farsi che a dirsi.
Buon lavoro! :ciaociao:

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Adri
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Il metodo di lavaggio CARPATIA per la lana

Messaggio da Adri »

Grazie stella, non ti ho risposto all'mp per punizione :lol:

Lo importantizzo subito!!!!

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Nike
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Il metodo di lavaggio CARPATIA per la lana

Messaggio da Nike »

Grazie è bellissimo tutto ciò!
Solo una curiosità, tu lavi i maglioncini con l'ammoniaca?
Non ho capito se fai prima il lavaggio con il detersivo e poi fai un risciacquo con l'ammoniaca, oppure se lavi direttamente con l'ammoniaca.
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Re: Il metodo di lavaggio CARPATIA per la lana

Messaggio da Carpatia »

Carpatia ha scritto:Personalmente uso solo ammoniaca e molte molliste ne hanno riconosciuto l'efficacia e l'economicità. Circa mezzo bicchiere nell'acqua del lavandino. Praticamente non serve risciacquare. Non preoccupatevi dell'odore. Non rimane traccia. Va bene un'ammoniaca qualunque, profumata o meno. Io la prendo al discount.
:

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Re: Il metodo di lavaggio CARPATIA per la lana

Messaggio da Nike »

grazie ci proverò
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Re: Il metodo di lavaggio CARPATIA per la lana

Messaggio da Carpatia »

Vi incollo le istruzioni per il trattamento professionale del puro cachemire che, con qualche adattamento, si può copiare a casa.....

Il sito è quello di una ditta produttrice di filati in puro cachemire, nostra fornitrice.
Se volete visitarlo, l'indirizzo è il seguente:
http://www.naturalfantasy.it/



CONSIGLI OPERATIVI PER IL FINISAGGIO DI PRODOTTI IN CASHMERE
Per ottenere il miglior risultato consigliamo un lavaggio a secco preventivo seguito da un lavaggio ad acqua con funzione di trattamento.

PRIMO PASSAGGIO:
CONSIGLI OPERATIVI PER IL TRATTAMENTO A SECCO E FINISSAGGIO DI PRODOTTI IN CASHMERE
Esempio orientativo di trattamento a secco su macchine " Donini D-150 " da kg.25/30 e circa 400 litri di Percloro Etilene.

Caricare il Percloro Etilene a temperatura ambiente e far girare le maglie per un periodo di tempo che può variare da 1 minuto a 6 minuti.
Scaricare il solvente e far girare le maglie senza il bagno di Percloro Etilene per un periodo di tempo che può variare da 5 minuti a 8 minuti, a seconda del tipo di punto maglia e del risultato voluto.
Alla fine del trattamento centrifugare e asciugare.
Si consiglia di tenere la temperatura del Percloro Etilene sotto controllo, poiché pochi gradi di variazione della temperatura del solvente influiscono sul risultato finale. Particolare attenzione deve essere posta alla variazione della temperatura ambiente dovuta al cambio delle stagioni; sono infatti sufficienti pochi gradi di variazione per avere un risultato diverso.
Proseguire il finissaggio con il trattamento ad acqua.

SECONDO PASSAGGIO:
CONSIGLI OPERATIVI PER IL TRATTAMENTO AD ACQUA E FINISSAGGIO DI PRODOTTI IN CASHMERE
Esempio orientativo di trattamento ad acqua su macchine "Lavenda" da kg. 4/5 e circa 125 litri di acqua

Si consiglia di fare un prelavaggio con acqua a 30°C circa, utilizzando 3 grammi di sapone per ogni litro di acqua, per un periodo di tempo di 2 minuti circa.
Scaricare il bagno e ripartire con acqua alla temperatura di 35-40°C aggiungendo 3 grammi di sapone per ogni litro di acqua, trattare per un periodo dai 2 ai 6 minuti a seconda del tipo di colore, di punto maglia e del risultato voluto.
Alla fine del trattamento sciacquare le maglie in acqua a 30°C.
Non centrifugare a fondo e asciugare le maglie immediatamente per evitare la formazione di pieghe.
Asciugare ad una temperatura di 75°C per 15-20 minuti, poi proseguire per 3-5 minuti fermando il flusso di aria calda. Consigliamo di togliere le maglie ben essiccate dall’asciugante per evitare la formazione di pieghe.
Ulteriori consigli:

Il rapporto bagno deve essere 1:25 - 1:30, cioè per ogni Kg. sono necessari 25/30 litri di acqua.
Se l'acqua ha una durezza superiore a 7/8 gradi è necessario installare un addolcitore.
E' prudente fare in modo che l'acqua arrivi alla macchina alla temperatura desiderata e fare attenzione di non scaldare l'acqua nella macchina con le maglie dentro.
Si consiglia di effettuare sempre il trattamento sulle maglie al rovescio.
Sconsigliamo l’uso di qualsiasi additivo e/o ammorbidente.
Il trattamento ad acqua effettuato con temperatura superiore ai 40°C può determinare un viraggio indesiderato del colore; pertanto consigliamo di controllare con attenzione la temperatura effettiva della soluzione e comunque è buona norma testare tutti i colori prima di procedere con la produzione.
Nel caso in cui si decida di evitare il preventivo lavaggio a secco, esso deve comunque essere effettuato per tutti i colori pastello e per gli indumenti macchiati.
Ricordiamo che queste istruzioni rappresentano solo un’indicazione.
Se l’operazione viene fatta su una macchina di altro tipo, dovete considerare la possibilità che vi sia una diversa azione meccanica, pertanto, in questo caso, i nostri suggerimenti potrebbero richiedere delle variazioni.
Consigliamo di eseguire sempre delle prove per poter valutare il risultato di ogni colore nei vari punti maglia; per far questo lasciate invariati, nel lavaggio ad acqua, il rapporto bagno e la temperatura, agendo solo sul tempo di trattamento.

CONSIGLI DI LAVAGGIO AI CONSUMATORI

Se volete che il vostro pullover in Cashmere rimanga sempre morbido e soffice seguite questi suggerimenti:
Mettetelo a bagno in acqua tiepida con un detersivo delicato o con dello shampoo per capelli (usatene veramente poco), aggiungendo in caso di rigature o colori brillanti un po’ di aceto bianco.
Lasciatelo in ammollo per poco tempo, al massimo dieci, quindici minuti.
Non strofinatelo e manipolatelo delicatamente.
Sciacquatelo pazientemente più volte e con tanta acqua, sempre tiepida, fino a che l’acqua sia perfettamente limpida.
Non strizzatelo ma togliete l’acqua premendo dolcemente.
Avvolgete il pullover in un telo di spugna per eliminare l’eccesso d’acqua.
Stendetelo su un piano orizzontale avendo cura di evitare l’esposizione diretta al sole.
Lasciatelo asciugare a temperatura ambiente, mai vicino ad una fonte di calore.
Stiratelo con un forte getto di vapore senza premere con il ferro da stiro.
Un piccolo consiglio: lavate spesso il vostro pullover in Cashmere, in questo modo le fibre troveranno nuovo vigore e il vostro capo sarà sempre come nuovo.


SIMBOLI DI LAVAGGIO PER I CONSUMATORI

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Re: Il metodo di lavaggio CARPATIA per la lana

Messaggio da camomilla94 »

Carpatia, riesci a suggerirmi un metodo di lavaggio in lavatrice con il modello a carica dall'alto? :mrgreen:


Camo

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cri71
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Re: Il metodo di lavaggio CARPATIA per la lana

Messaggio da cri71 »

Io ho scoperto una detersivo meraviglioso! E' NR di Just. Lo metto nella pallina, pochissimo, tipo....mezzo centimetro....Metto lana e anche il cachemre in lavatrice a 15° con la centriofuga al minimo. No ammorbidente (io lo suo per il bucato). I maglioni vengono fuori dalla lavatrice come nuovi!!!!

libriaibimbi
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lana islandese

Messaggio da libriaibimbi »

cara Carpatia, ti ho appena scoperta e con molto piacere!

Visto che lavori con i filati, hai delle informazioni sulle lane islandesi?

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Bulli
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Messaggio da Bulli »

Carpa, aiutami; credevo di sapere tutto e di aver capito a sufficienza sul lavaggio lana, ma o la nuova lavatrice è troppo furba o qualcosa è sopravvenuto nelle mie modalità di lavaggio e non so cosa.
Ci sono dei maglioni che mi si infeltriscono e non era mai successo.
Ancora anni fa una negoziante quando acquistai un maglione stupendo irlandese, lanissima purissima, grossissima, mi ingiunse di lavarlo anche a macchina, ma solo solo solo con acqua fredda.
infatti non ho mai perso un capo di lana, mai.
Anche se mi sono accorta che il risultato sicuro ce lo si ha solo con il misto lana, ma rispetto a quando usavo i 30° per il lavaggio e ignoravao che la lavatrice sciaquasse a freddo, andò tutto bene.
Quindi è realtà che lo sbalzo termico nuoccia alla lana.
Ora però secondo me la lavatrice nuova fa qualche scherzo perchè alcuni maglioni di pura lana si sono infeltriti.
Uso solo acqua fredda, dovrebbe anche sciaquare a freddo no? Cosa stiamo sbagliando? Metto solo ammoniaca e infatti prima con la lavatrice vecchia e tonta andava splendidamente.
La centrifuga faccio 600 giri, troppo? Ma l'ho sempre fatta...
Paola

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Re: lana islandese

Messaggio da Carpatia »

libriaibimbi ha scritto:cara Carpatia, ti ho appena scoperta e con molto piacere!

Visto che lavori con i filati, hai delle informazioni sulle lane islandesi?

No, non mi sovviene niente di particolare. L'Islanda non mi risulta essere un produttore di lana rinomata (tipo Shetland per intenderci). In ogni caso, a te ed alle atre appassionate di lana, ricordo che l'Italia è uno dei maggiori e migliori produttori di filati per maglieria.
Attenzione quindi che certe denominazioni geografiche non siano solo esotiche strategie di marketing, ovviamente questo discorso vale anche per le lane acquistate all'estero-

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Messaggio da Carpatia »

Bulli ha scritto: Ora però secondo me la lavatrice nuova fa qualche scherzo perchè alcuni maglioni di pura lana si sono infeltriti.
Uso solo acqua fredda, dovrebbe anche sciaquare a freddo no? Cosa stiamo sbagliando? Metto solo ammoniaca e infatti prima con la lavatrice vecchia e tonta andava splendidamente.
La centrifuga faccio 600 giri, troppo? Ma l'ho sempre fatta...
Potrebbe essere un programma di lavaggio troppo lungo oppure la centrifuga troppo lunga -
oppure hai lasciato in lavatrice a lungo i maglioni lavati?
Riguardo l'asciugatura, tutto ok?
piove sempre, quanto ci hanno messo ad asciugarsi?

vfc
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Re: lana islandese

Messaggio da vfc »

CArpatia ha scritto: """" L'Islanda non mi risulta essere un produttore di lana rinomata (tipo Shetland per intenderci). In ogni caso, a te ed alle atre appassionate di lana, ricordo che l'Italia è uno dei maggiori e migliori produttori di filati per maglieria.
Attenzione quindi che certe denominazioni geografiche non siano solo esotiche strategie di marketing, ovviamente questo discorso vale anche per le lane acquistate all'estero-[/quote]"""""


Purtroppo devo contradirTi:
1. la razza delle pecore islandesi e una delle più vecchie e pure razze del mondo. Geneticamente invariata da 1200 anni. Gli islandesi esportano la loro lana da centinaia di anni. La produzione è enorme.
Famosissima, comerciata sotto il nome LOPI, conosciuta ed apprezzata da knitters in TUTTO IL MONDO.
:http://en.wikipedia.org/wiki/Icelandic_sheep#Fiber

Caratteristiche unice: "tog e tel", fibre lunghe idrorepellenti e corti soffici e morbidi.
Certamente producono più lana che le isole shetland .

2. Consiglio di are un giro in Internet e cercare con i Keyword "Lopi",
poi fare un giro su www.ravelry.com per vedere la popolarità dei modelli con lana islandese.

3. Come mai allora che in Italia non ci sono quasi più filati senza trattamento superwash oppure aggiunta di fibre sintetiche.

4. a riguardo le pecore merinos australiane (fornitori degli italiani) consiglio fare un giro su internet con il keyword "mulesing". Penso che dopo ciò si rimane molto male a vedere le pratiche crudeli di questi produttori di lana.

5. Per quanto riguarda la produzione di filati in Italia: come mai che nel Biellese tante aziende chiudono?

Prima di fare statements di questo genere conviene sempre fare un giro in Internet.

saluti e buon lavoro di maglia

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Messaggio da Bulli »

Carpatia ha scritto: Potrebbe essere un programma di lavaggio troppo lungo oppure la centrifuga troppo lunga -
Questo è, senz'altro... Il programma lana non mi convince perchè mi pare lungo così non lo uso; il "refresh" dura trenta minuti e mi parrebbe il suo, lo metto a freddo, ma mi sa che è un po' violento, ci sarebbe il "tende", ma resta con l'acqua dentro e io non riesco a seguire le varie fasi.
L'asciugatura non da mai problemi, adesso sto provando una centrifuga proprio minima, chissà che aiuti.
Ti bacio Carpa, ma proprio tanto :love
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Re: lana islandese

Messaggio da Carpatia »

vfc ha scritto: Purtroppo devo contradirTi:
1. la razza delle pecore islandesi e una delle più vecchie e pure razze del mondo. Geneticamente invariata da 1200 anni. Gli islandesi esportano la loro lana da centinaia di anni. La produzione è enorme.
Famosissima, comerciata sotto il nome LOPI, conosciuta ed apprezzata da knitters in TUTTO IL MONDO.
:http://en.wikipedia.org/wiki/Icelandic_sheep#Fiber

Caratteristiche unice: "tog e tel", fibre lunghe idrorepellenti e corti soffici e morbidi.
Certamente producono più lana che le isole shetland .

2. Consiglio di are un giro in Internet e cercare con i Keyword "Lopi",
poi fare un giro su www.ravelry.com per vedere la popolarità dei modelli con lana islandese.

3. Come mai allora che in Italia non ci sono quasi più filati senza trattamento superwash oppure aggiunta di fibre sintetiche.

4. a riguardo le pecore merinos australiane (fornitori degli italiani) consiglio fare un giro su internet con il keyword "mulesing". Penso che dopo ciò si rimane molto male a vedere le pratiche crudeli di questi produttori di lana.

5. Per quanto riguarda la produzione di filati in Italia: come mai che nel Biellese tante aziende chiudono?

Prima di fare statements di questo genere conviene sempre fare un giro in Internet.
Beh, come primo messaggio è un bell'esordio, ti sei proprio messa d'impegno, non c'è che dire.

Evidentemente le knitters di tutto il mondo esclusa l'Italia la sanno lunga ed hanno una gran cultura in merito. (già che sei brava a scovare dati, proviamo a vedere i dati delle camere di commercio, quanti negozi di filati hanno chiuso in Italia? e quante mercerie non trattano più i filati?) Nel biellese e pratese chiudono perchè spostano la produzione in Romania, Turchia, Uruguay. .....Bastano un paio di buoni periti chimici e tessili italiani disposti a trasferirsi.

Lo so bene che non vanno per il sottile con le pecore, così come succede in altri campi per molti altri animali.
Che ne vogliamo fare? Infilzare tutte le knitters del mondo che acquistano merinos con i ferri 12??

Riguardo al superwash e all'aggiunta del sintetico che ne dici, potrebbe essere una richiesta del mercato??? L'idea che la lana sia difficile da lavare?

Farò sicuramente un giro in Internet, anche prima di scrivere che oggi c'è il sole, tanto per esserne sicura sicura sicura, ok?
Ma anche tu, un bel respiro ed una camomillina ogni tanto male non ti faranno ;)

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