Ieri mio figlio di 17 anni (4° liceo scientifico) mi ha confidato che ha cercato su internet una spiegazione alla sua "apatia", mancanza di interessi e noia continua trovando una correlazione con forme di depressione.
Se devo essere sincera anche io avevo fatto la stessa ricerca perché il suo non interesse ed il pianto "facile" quando gli si fa presente qualche suo atteggiamento "scorretto" mi fa pensare, mi sono limitata a cercare di spronarlo e a vigilare ma non gli avevo detto nulla dei miei timori (e anche quelli del padre).
Ora l'argomento me lo propone lui e quindi è giusto affrontarlo.
Gli ho detto che se si sente di voler parlare con qualcuno che può capirlo ed aiutarlo meglio di quanto possa farlo io non deve farsi alcun problema perché noi lo appoggiamo in ogni decisione che prenderà ed è giusto fare tutto il necessario per farlo sentire bene.
Mi sarebbe utile un consiglio su come muovermi, quale tipo di consulenza posso chiedere e soprattutto se lui non affronta più l'argomento devo insistere io a farlo o potrebbe essere controproducente?
Grazie
Graziella
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Re: adolescente depresso?
A quell'età può essere anche solo un momento di fragilità,un passaggio di crescita,niente di più facile. Certo non ti preoccupare troppo,un forte depresso non è,oltre tutto avverte un disagio e cerca di comprenderlo,senza negarlo a se stesso,mi pare un ragazzo in gamba. Hai ragione,gli aiuti,se graditi,non guastano. Riguardo a coke muoverti,dipende molto da ciò che offre il luogo in cui abiti. Per dire,qui da noi all'Asl c'è lo sportello per gli adolescenti. Fino a 19 anni possono andare liberamente dallo psicologo,ginecologo e quant'altro,senza prenotazione,a libero accesso. Fatto un incontro possono anche decidere di continuare ad andarci e fissare degli appuntamenti settimanali. Se la gestiscono da soli e questo è già di per sé un passo utile. In ogni caso,ci sarà di sicuro un consultorio familiare,una struttura pubblica,dove chiedere. Da lì poi puoi trarre informazioni utile su un eventuale percorso.