Figlio unico favorevoli o contrarie??
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Re: Figlio unico favorevoli o contrarie??
Non lo sapevi che Mol è l’acronimo di matte on line????
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Re: Figlio unico favorevoli o contrarie??
Sinceramente ho sempre portato pieno rispetto per chi versa in una situazione di svantaggio rispetto al resto della popolazione e sono del parere che l'intera società deve intervenire e farsi carico di questi disagi.
Però le vostre famiglie dovrebbero vigilare maggiormente, contenere il più possibile queste intemperanze in modo che non nuociate, ossia non rompiate gli attributi a chicchessia in questi forum di discussione.
Pace?
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Re: Figlio unico favorevoli o contrarie??
ehm ci vorrebbe una citazione colta che era la firma di una mollista che purtroppo non scrive più. però puoi immaginareilguerriero ha scritto: ↑18 maggio 2020, 12:59
Sinceramente ho sempre portato pieno rispetto per chi versa in una situazione di svantaggio rispetto al resto della popolazione e sono del parere che l'intera società deve intervenire e farsi carico di questi disagi.
Però le vostre famiglie dovrebbero vigilare maggiormente, contenere il più possibile queste intemperanze in modo che non nuociate, ossia non rompiate gli attributi a chicchessia in questi forum di discussione.
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Re: Figlio unico favorevoli o contrarie??
MA CHE, DAVERO?ilguerriero ha scritto: ↑18 maggio 2020, 9:52 In estrema sintesi: se la discussione non è di vostro gradimento, siete espressamente invitate ad alzare i tacchi per sbarcare su altri lidi.
ehm, no.Per nanà, prima di tutto, tua figlia aveva 8 anni, e la cosa è ben diversa rispetto a quella di avere un altro figlio dopo tanti anni dal maggiore e dovresti pensare prima a lui.
Era piccola quindi era ancora mio dovere pensare a lei (ma con i criteri miei, non con i suoi)
Riguardo un figlio grande, non gli devo niente e non gli devo garantire niente. Una volta adulto deve crearsi lui la sua vita: lavoro, soldi, spazi. Non io.
per me un figlio non è mai un regalo per l'altro figlio, se non altro perché non è un oggetto.non capisco come possiate parla di un regalo, ma davvero pensate che un fratello dopo tutti questi anni possa essere accettato come un regalo?
no, non riesco ad immedesimarmi nella vergogna. Di sicuro non mi farei influenzare nelle mie scelte dall'eventuale vergogna di mio figlio.nemmeno riuscite ad immedesimarvi nella vergogna che può provare un figlio all’esterno.
Piuttosto mi farei molte domande: come l'ho cresciuto, cosa ho sbagliato?
Cercherei di convincerlo ad intraprendere una psicoterapia perché non sta bene uno che si vergogna di cose che non sono scelte sue ma altrui.
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Re: Figlio unico favorevoli o contrarie??
@nanà
Ciao nanà, apprezzo la tua disponibilità a discutere sull’argomento, senza scadere nel volgare e nell’insulto e ammiro anche i notevoli sforzi che compi nel difendere una personalità materna che ai miei occhi appare problematica e autoritaria che ama imporsi come uno stereotipo culturale, di superiorità tra genitori e figli , che non è capace di porsi in discussione in quelle che ritiene delle prerogative assolute.
Ecco, sembra proprio che tu non riesca a vedere i figli come soggetti capaci di volontà, desideri e decisioni autonome e dimostri molta difficoltà a porti in ascolto anche delle necessità altrui.
Una madre che sa solo lei ciò che va bene per la figlia, che impone le sue idee e convinzioni su tutto, è una madre repressiva ( e conosco tantissimi ragazzi inascoltati dei genitori che si sono rifugiati nella droga o nell'alcool).
Per questo care madri, quando un figlio ha bisogno di voi, di ascolto, non continuate a fare l’errore di non ascoltarlo o di banalizzare i suoi problemi che ai vostri occhi sembrano banali, ma che ai suoi sono macigni sul cuore. Cercate di calarvi nella nostra condizione e di vedere quello che vediamo noi, con umiltà, anche se non lo concepite, un conto è avere un fratello a otto anni, un altro conto è averlo nella maggiore età, da una famiglia che senti estranea, e che ti fa sentire come se fossi un fallimento per una madre, che sta cercando di rimediare affiancandoti al più presto un moccioso.
Se mio padre non ha mai voluto un altro figlio, non vedo per quale motivo deve farsi mettere incinta adesso da un perfetto estraneo, infischiandosene apertamente dei miei sentimenti. Per me oggi questa non può essere vista come un’esperienza di vita, ma piuttosto come un torto che non potrà che togliere economicamente.
E comunque penso che anche tu oggi troveresti imbarazzante una nuova gravidanza se avessi un figlio già grande, che dimostrasse tutta la sua disapprovazione e il suo disagio.
Un saluto, buon fine settimana. Grazie!
@pinco,
richiama la mollista, dille che c'è un pericoloso e temutissimo troll che mette in pericolo e scredita la superiorità materna, che va immediatamente abbattuto e allontanato, e così vedrai che torna subito.
Ciao nanà, apprezzo la tua disponibilità a discutere sull’argomento, senza scadere nel volgare e nell’insulto e ammiro anche i notevoli sforzi che compi nel difendere una personalità materna che ai miei occhi appare problematica e autoritaria che ama imporsi come uno stereotipo culturale, di superiorità tra genitori e figli , che non è capace di porsi in discussione in quelle che ritiene delle prerogative assolute.
Ecco, sembra proprio che tu non riesca a vedere i figli come soggetti capaci di volontà, desideri e decisioni autonome e dimostri molta difficoltà a porti in ascolto anche delle necessità altrui.
Una madre che sa solo lei ciò che va bene per la figlia, che impone le sue idee e convinzioni su tutto, è una madre repressiva ( e conosco tantissimi ragazzi inascoltati dei genitori che si sono rifugiati nella droga o nell'alcool).
Per questo care madri, quando un figlio ha bisogno di voi, di ascolto, non continuate a fare l’errore di non ascoltarlo o di banalizzare i suoi problemi che ai vostri occhi sembrano banali, ma che ai suoi sono macigni sul cuore. Cercate di calarvi nella nostra condizione e di vedere quello che vediamo noi, con umiltà, anche se non lo concepite, un conto è avere un fratello a otto anni, un altro conto è averlo nella maggiore età, da una famiglia che senti estranea, e che ti fa sentire come se fossi un fallimento per una madre, che sta cercando di rimediare affiancandoti al più presto un moccioso.
Se mio padre non ha mai voluto un altro figlio, non vedo per quale motivo deve farsi mettere incinta adesso da un perfetto estraneo, infischiandosene apertamente dei miei sentimenti. Per me oggi questa non può essere vista come un’esperienza di vita, ma piuttosto come un torto che non potrà che togliere economicamente.
E comunque penso che anche tu oggi troveresti imbarazzante una nuova gravidanza se avessi un figlio già grande, che dimostrasse tutta la sua disapprovazione e il suo disagio.
Un saluto, buon fine settimana. Grazie!
@pinco,
richiama la mollista, dille che c'è un pericoloso e temutissimo troll che mette in pericolo e scredita la superiorità materna, che va immediatamente abbattuto e allontanato, e così vedrai che torna subito.
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Re: Figlio unico favorevoli o contrarie??
Oscar Wilde: "Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza"
Era questa, Pinco?
Era questa, Pinco?
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Re: Figlio unico favorevoli o contrarie??
No no, era la firma di Estrellacrucca ha scritto:Oscar Wilde: "Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza"
Era questa, Pinco?
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Re: Figlio unico favorevoli o contrarie??
sicuramente mi sarò espressa male.
Questo, più il limite della mancanza del non-verbale.
E il non conoscermi :)
Così come ci sono scelte dei miei figli che sono sempre state loro e basta, anche da piccolissimi.
E li ho sempre incoraggiati in tal senso.
Per dire, non ho messo becco nelle scelte scolastiche o universitarie.
Dal momento in cui hanno compiuto 18 anni (in realtà anche da prima) non hanno dovuto chiedermi il permesso per nulla che non mi riguardasse.
Ma 3 anni fa mi è saltato il ciclo e, per un attimo, ho pensato di poter essere rimasta incinta (di un uomo che non è padre dei miei tre figli, dal quale sono divorziata).
L'ho raccontato alla mia seconda figlia, ridendo. In fondo speravo in un principio di menopausa. Abbiamo scherzato sul fatto che l'avrei lasciato a lei (che ha un bimbo) perché io avevo già dato. L'altra figlia, che vive lontana, mi ha fatto un predicozzo sugli anticoncezionali (sempre ridendo). Il figlio, sempre ridendo, ha detto "no mamma! Io sono per la denatalità, già ho una sorella che fa figli, ora pure tu?!"
Si è poi rivelato un falso allarme.
Cmq nessuno di loro si è sognato di mettere becco nelle mie eventuali scelte, esattamente come non lo avrei fatto io con loro.
E no, non mi sono vergognata. Mi veniva da ridere. Se si fosse rivelata una vera gravidanza la mia preoccupazione sarebbe stata un'altra: ho le energie per un figlio, dopo averne cresciuti 3? mi va di averlo? mi va di averlo con quest'uomo? e così via.
A livello economico i miei figli provvedono a sé e non si sognerebbero mai di pretendere alcunché. di solito, quando posso dare qualcosa, devo convincerli ad accettare.
Tornando a te, chiaro che dirti che non devi sentirti come ti senti lascia il tempo che trova ed è anche svalutante.
Io vorrei farti un discorso diverso: le azioni di tua madre ti creano un disagio. Non puoi risolverlo imponendo su di lei la tua volontà, non hai (e non dovresti cercare di esercitare) potere su di lei. L'unica cosa che puoi fare è lavorare su te stesso in modo da stare meglio malgrado la tua realtà non sia quella che vorresti. In questo senso suggerivo una psicoterapia.
Questo, più il limite della mancanza del non-verbale.
E il non conoscermi :)
Ci sono scelte che sono mie. Le compio tenendo conto dei bisogni degli altri componenti della famiglia, ma sono scelte mie.ilguerriero ha scritto: ↑23 maggio 2020, 14:29 ai miei occhi appare problematica e autoritaria che ama imporsi come uno stereotipo culturale, di superiorità tra genitori e figli , che non è capace di porsi in discussione in quelle che ritiene delle prerogative assolute.
Così come ci sono scelte dei miei figli che sono sempre state loro e basta, anche da piccolissimi.
è la prima volta che qualcuno (figli inclusi) mi dice una cosa del genere. Di solito mi sono sentita dire il contrario, da gente che evidentemente non aveva colto che io non ascolto solo i loro bisogni ma anche i miei.Ecco, sembra proprio che tu non riesca a vedere i figli come soggetti capaci di volontà, desideri e decisioni autonome e dimostri molta difficoltà a porti in ascolto anche delle necessità altrui.
credo tu stia proiettando e voglio rassicurarti. I miei figli, che hanno 30, 27 e 21 anni non si sono rifugiati in nulla Della loro vita hanno fatto quel che volevano e di questo sono felice - anche laddove è diverso da ciò che avrei fatto io. Ma io non sono loro, non ho il polso della situazione e della loro esistenza che possono avere loro stessi, e non sono io che devo vivere la loro vita.Una madre che sa solo lei ciò che va bene per la figlia, che impone le sue idee e convinzioni su tutto, è una madre repressiva ( e conosco tantissimi ragazzi inascoltati dei genitori che si sono rifugiati nella droga o nell'alcool).
E li ho sempre incoraggiati in tal senso.
Per dire, non ho messo becco nelle scelte scolastiche o universitarie.
Dal momento in cui hanno compiuto 18 anni (in realtà anche da prima) non hanno dovuto chiedermi il permesso per nulla che non mi riguardasse.
Sempre fattoPer questo care madri, quando un figlio ha bisogno di voi, di ascolto, non continuate a fare l’errore di non ascoltarlo o di banalizzare i suoi problemi che ai vostri occhi sembrano banali, ma che ai suoi sono macigni sul cuore.
questo è quel che tu provi, ed il tuo sentire è ovviamente degno di ascolto e comprensione. Però tu non devi confondere ascolto e comprensione con assecondare. Voglio dire che la soluzione a tutto questo non è detto che sia non fare un altro figlio (e nemmeno che sia farlo). Tu hai dei bisogni, tua madre ne ha altri, lei ha trovato una soluzione ai suoi ma per te questa soluzione rappresenta un problema.Cercate di calarvi nella nostra condizione e di vedere quello che vediamo noi, con umiltà, anche se non lo concepite, un conto è avere un fratello a otto anni, un altro conto è averlo nella maggiore età, da una famiglia che senti estranea, e che ti fa sentire come se fossi un fallimento per una madre, che sta cercando di rimediare affiancandoti al più presto un moccioso.
per lei presumo che non sia un estraneoSe mio padre non ha mai voluto un altro figlio, non vedo per quale motivo deve farsi mettere incinta adesso da un perfetto estraneo, infischiandosene apertamente dei miei sentimenti.
oggi ho 54 anni e non ho più questo problema.E comunque penso che anche tu oggi troveresti imbarazzante una nuova gravidanza se avessi un figlio già grande, che dimostrasse tutta la sua disapprovazione e il suo disagio.
Ma 3 anni fa mi è saltato il ciclo e, per un attimo, ho pensato di poter essere rimasta incinta (di un uomo che non è padre dei miei tre figli, dal quale sono divorziata).
L'ho raccontato alla mia seconda figlia, ridendo. In fondo speravo in un principio di menopausa. Abbiamo scherzato sul fatto che l'avrei lasciato a lei (che ha un bimbo) perché io avevo già dato. L'altra figlia, che vive lontana, mi ha fatto un predicozzo sugli anticoncezionali (sempre ridendo). Il figlio, sempre ridendo, ha detto "no mamma! Io sono per la denatalità, già ho una sorella che fa figli, ora pure tu?!"
Si è poi rivelato un falso allarme.
Cmq nessuno di loro si è sognato di mettere becco nelle mie eventuali scelte, esattamente come non lo avrei fatto io con loro.
E no, non mi sono vergognata. Mi veniva da ridere. Se si fosse rivelata una vera gravidanza la mia preoccupazione sarebbe stata un'altra: ho le energie per un figlio, dopo averne cresciuti 3? mi va di averlo? mi va di averlo con quest'uomo? e così via.
A livello economico i miei figli provvedono a sé e non si sognerebbero mai di pretendere alcunché. di solito, quando posso dare qualcosa, devo convincerli ad accettare.
Tornando a te, chiaro che dirti che non devi sentirti come ti senti lascia il tempo che trova ed è anche svalutante.
Io vorrei farti un discorso diverso: le azioni di tua madre ti creano un disagio. Non puoi risolverlo imponendo su di lei la tua volontà, non hai (e non dovresti cercare di esercitare) potere su di lei. L'unica cosa che puoi fare è lavorare su te stesso in modo da stare meglio malgrado la tua realtà non sia quella che vorresti. In questo senso suggerivo una psicoterapia.
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Re: Figlio unico favorevoli o contrarie??
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Re: Figlio unico favorevoli o contrarie??
Grandioso nanà, ad averti come madre… (la mia va subito su tutte le furie… ) ti apprezzo davvero molto per la tua capacità di dialogo, grazie di cuore…
Non credo alle psicoterapie, anche perché provengo da una buona famiglia, non disagiata, e sono del parere che con una buona dose di intelligenza e di buon senso da parte di tutti, è possibile superare i contrasti.
Ti Auguro ogni sorta di Bene, Grazie !
Non credo alle psicoterapie, anche perché provengo da una buona famiglia, non disagiata, e sono del parere che con una buona dose di intelligenza e di buon senso da parte di tutti, è possibile superare i contrasti.
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Re: Figlio unico favorevoli o contrarie??
Psicologa solo per famiglie disagiate?ilguerriero ha scritto: ↑25 maggio 2020, 8:54 Grandioso nanà, ad averti come madre… (la mia va subito su tutte le furie… ) ti apprezzo davvero molto per la tua capacità di dialogo, grazie di cuore…
Non credo alle psicoterapie, anche perché provengo da una buona famiglia, non disagiata, e sono del parere che con una buona dose di intelligenza e di buon senso da parte di tutti, è possibile superare i contrasti.
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Re: Figlio unico favorevoli o contrarie??
Pepi hai ragione, è il pregiudizio pazzesco per cui proprio chi più gioverebbe di un aiuto lo ignora. E' un peccato perchè sono aiuti che spesso snodano le sofferenze.
In fondo un tempo c'era il parroco e la confessione per rielaborare le situazioni, parroci più o meno capaci ed esperti ma pur sempre interlocutori.
Io continuo a leggere nel guerriero (a cui dò il beneficio del dubbio) molta confusione sul proprio ruolo nella famiglia e sul ruolo della madre. Come se le scelte di una dovessero ancora essere funzione dell'altro. Come se fosse ancora un bambino o un adolescente.
Speriamo che al di là del tono piccato con noi metta in moto invece un suo percorso di indipendenza. Altrimenti lui per primo non sarà mai felice e realizzato
In fondo un tempo c'era il parroco e la confessione per rielaborare le situazioni, parroci più o meno capaci ed esperti ma pur sempre interlocutori.
Io continuo a leggere nel guerriero (a cui dò il beneficio del dubbio) molta confusione sul proprio ruolo nella famiglia e sul ruolo della madre. Come se le scelte di una dovessero ancora essere funzione dell'altro. Come se fosse ancora un bambino o un adolescente.
Speriamo che al di là del tono piccato con noi metta in moto invece un suo percorso di indipendenza. Altrimenti lui per primo non sarà mai felice e realizzato
Forever is composed of Nows (E.Dickinson)
Non sono d'accordo con ciò che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo (G.Tallentyre)
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- pepi98
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Re: Figlio unico favorevoli o contrarie??
Già Chicca. Lo spero tanto per lui
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Re: Figlio unico favorevoli o contrarie??
prego, per così poco... :)ilguerriero ha scritto: ↑25 maggio 2020, 8:54 [Grandioso nanà, ad averti come madre… (la mia va subito su tutte le furie… ) ti apprezzo davvero molto per la tua capacità di dialogo, grazie di cuore…
in realtà la psicoterapia non ha per forza a che fare con famiglie cattive o disagiate. Può essere d'aiuto a chiunque in determinati momenti della vita.Non credo alle psicoterapie, anche perché provengo da una buona famiglia, non disagiata, e sono del parere che con una buona dose di intelligenza e di buon senso da parte di tutti, è possibile superare i contrasti.
Tu hai ragione quando dici che intelligenza, buon senso (e affetto e volontà, aggiungo) sono fondamentali e di grande aiuto.
Però a volte i malintesi fanno sì che ci si incastri in delle dinamiche dolorose e si fatichi ad uscirne. In quel caso uno psicoterapeuta che faccia da facilitatore della comunicazione può accelerare di molto il processo, fa da booster insomma. Tutto qua.
Mi permetto di tornare su alcune frasi tue che ho un po' sorvolato perché presa dallo spiegare che non sono autoritaria e non-ascoltante (però, in effetti, per spiegare questo ho ascoltato meno di quanto avrei potuto).
(...)da una famiglia che senti estranea, e che ti fa sentire come se fossi un fallimento per una madre, che sta cercando di rimediare affiancandoti al più presto un moccioso.
,da un perfetto estraneo
queste frasi e, in particolare, le parole che ho "nerettato" colpiscono. Che sia vero o no quello che tu pensi (di essere considerato un fallimento, che tua madre cerchi di rimediare a questo) di sicuro è quello che vivi e che senti. E, se uno sente questo riguardo un genitore, il dolore non può che essere forte e profondo. Specie considerando che sei comunque giovane. Dolore, rabbia, in qualche modo anche gelosia e senso di difesa del proprio territorio.infischiandosene apertamente dei miei sentimenti. Per me oggi questa non può essere vista come un’esperienza di vita, ma piuttosto come un torto
Il lutto, come ti dicevo in qualche altro post, ha tempi diversi per ognuno di noi. Chi elabora prima, chi dopo, chi tutto insieme, chi a rate. Non c'è giusto o sbagliato ma i tempi ed i modi tuoi e di tua mamma sono evidentemente diversi. Probabilmente quello che vuoi dire con le tue reazioni che qualcuno ha interpretato come infantili e da viziato è semplicemente: "mamma, non sono pronto!"
(dopodiché non è detto che la soluzione giusta sia che lei metta in attesa la sua vita personale, però magari ci possono essere degli accorgimenti per renderti più facili le cose. Anche solo sentire che capisce sarebbe qualcosa).
E in qualche modo devi fare sì che a lei non arrivi il "capriccio" ma il messaggio che ti sembra di non andarle bene (hai parlato di fallimento). Mi domando perché tu pensi di essere per lei un fallimento. Non ho nemmeno capito bene la tua età. Ci sono genitori che si preoccupano che i figli possano prendere una brutta piega (che so: non studiare, avere cattive amicizie, essere pigri, drogarsi etc) e pensano di scuoterli con frasi che in realtà li fanno sentire "un fallimento".
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Re: Figlio unico favorevoli o contrarie??
Chicca, le persone già è difficile capirle guardandole negli occhi, figuriamoci attraverso un computer e quindi sono del parere che dobbiamo guardare al web come aderenza di quello che accade nella vita reale.
Dobbiamo capire che quello che scriviamo su queste bacheche ha lo stesso peso, di quello che si dice al centro commerciale, anzi, ha un peso anche maggiore considerato che il pubblico in ascolto è potenzialmente maggiore.
Quello che ha accomunato tante di voi, e che purtroppo accomuna la stragrande maggioranza degli utenti sul web, è la confidenzialità che sfocia spesso nell’insulto, che tende a farsi aggressione verbale al primo disaccordo.
Questo approccio aggressivo e offensivo, di certo non favorisce un clima distensivo e civile del dibattito online. Un meccanismo perverso e malato all’interno del quale numerosi utenti si sono sentiti autorizzati a darmi gratuitamente del troll, screditandomi anche agli occhi di chi cercava di rispondermi seriamente.
Comunque ti ringrazio per avermi concesso il beneficio del dubbio, ma non siamo in tribunale, non siamo l’angelo controllore che cammina ai confini del paradiso. Proviamo, in piccoli modi, a darci l’un l’altro il beneficio del dubbio, ma soprattutto impariamo a rispettarci a vicenda.
Per nanà, ti sei contraddistinta particolarmente in questa discussione, e mi stai indottrinando a dovere , quindi occorre che io mi prenda una congrua e motivata pausa di riflessione…Ma non è che sei una strizzacervelli?
Potrei valutare la tua assunzione, sempre se i prezzi sono accessibili alle mie tasche, o qualora tu accettassi un pagamento dilazionato, in attesa dei miei lauti guadagni come baby sitter della sorellina (se proprio deve venire, meglio femmina…almeno masculoooo rimango solo io)…
Dobbiamo capire che quello che scriviamo su queste bacheche ha lo stesso peso, di quello che si dice al centro commerciale, anzi, ha un peso anche maggiore considerato che il pubblico in ascolto è potenzialmente maggiore.
Quello che ha accomunato tante di voi, e che purtroppo accomuna la stragrande maggioranza degli utenti sul web, è la confidenzialità che sfocia spesso nell’insulto, che tende a farsi aggressione verbale al primo disaccordo.
Questo approccio aggressivo e offensivo, di certo non favorisce un clima distensivo e civile del dibattito online. Un meccanismo perverso e malato all’interno del quale numerosi utenti si sono sentiti autorizzati a darmi gratuitamente del troll, screditandomi anche agli occhi di chi cercava di rispondermi seriamente.
Comunque ti ringrazio per avermi concesso il beneficio del dubbio, ma non siamo in tribunale, non siamo l’angelo controllore che cammina ai confini del paradiso. Proviamo, in piccoli modi, a darci l’un l’altro il beneficio del dubbio, ma soprattutto impariamo a rispettarci a vicenda.
Per nanà, ti sei contraddistinta particolarmente in questa discussione, e mi stai indottrinando a dovere , quindi occorre che io mi prenda una congrua e motivata pausa di riflessione…Ma non è che sei una strizzacervelli?
Potrei valutare la tua assunzione, sempre se i prezzi sono accessibili alle mie tasche, o qualora tu accettassi un pagamento dilazionato, in attesa dei miei lauti guadagni come baby sitter della sorellina (se proprio deve venire, meglio femmina…almeno masculoooo rimango solo io)…