Secondo me ti ha detto tutto.cibì ha scritto:Oggi in un momento di buonumore e condivisione (abbiamo visto una serie insieme, preso un Thè che lei aveva preparato) ad un certo punto mentre ero in piedi e lei seduta ha allargato le braccia in gesto di ricevere abbracci, così ho approfittato per sbaciucchiarla e tornare su quello che aveva detto.
"Allora... ti ricordi che litigavano tutti i giorni alle medie? "
"Si litigavamo sempre"
"E ti ricordi perche?"
"Mi facevi arrabbiare e io facevo arrabbiare te, e la Xxy (prof terribile) faceva arrabbiare tutte e due. E te mi sgridavi e mi dicevi sempre -studiaaa!!-"
"Oh la mia ciccina...e cosa pensavi?"
"Niente mamma dai..."
Fine scambio verbale.
Che difficile.
Ho chiesto qualcosa, ma Gordon mi sa che c'è entrato poco.
Non c'era bisogno di continuare.. è un pò come se ognuna avesse riconosciuto all'altra il motivo e le ragioni per quello che successe in quel periodo.
In pratica ognuna delle parti aveva le sue ragioni che non venivano o non volevano essere riconosciute dalla controparte.
Ora è passato.
Potete non andare a rimestare, va bene così.
Almeno io la leggo in questo senso.
E penso che tu sia sulla strada giusta per ottenere il cambiamento di approccio che volevi.
Ti seguo con interesse perché pure io ho fatto un sacco di fatica a cambiare la modalità di rapportarmi coi figli.
Tendevo a essere un pò "generale" e naturalmente avevo sempre ragione.
In effetti AVEVO RAGIONE però ho imparato che bisogna permettere loro di sbagliare e anche di correggersi.. senza che la nostra dignità offesa debba sempre essere rimarcata.
Per fare un esempio che mi appartiene, ho provato a non essere sempre in modalità "allenatore" perché, a seconda dell'età e della situazione, ho visto che funziona meglio la modalità "palestra".
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