i mostri che vivono con noi

[isterica]

che gli succede ai ns figli!!!!!!! ancheio benchè vetusta 45enne ho avuto 13 e poi 14-15 anni sono stata ribelle,molto,volevo uscire, ma non esageravo così la mia pretende di uscire tutti i giorni ma mi fa sudare per la scuola dove seppur bravina è talmente indisciplinata e strafottente da essesrsi beccata 6 giorni di sospensione, ci siamo rivolti ad una psicologa, e speriamo che serva, oggi la sua compagna di scuola e di sospensione è scappata di casa per la terza volta in pochi giorni, hanno 13 anni cosa ci dobbiamo aspettare tra un paio di anni? La cosa grave eè che Sara ha posto il vuoto tra sè e il mondo adulto e questo è grave, non hanno interessi,non hanno sogni, non hanno desideri solo amici e cazzeggio....che brutto mondo si sono creati intorno!!!!!!almeno quelli come mia figlia ed i suoi amici...........

[Donatella]

Non so... posso dire che non mi piace questa modalità di approccio all'adolescenza?

[isterica]

come pensi si debba trattare con i ragazzini di oggi ? io sono incerca di consigli sinceri e pratici per questo mi sono iscritta e vi seguo va sarei veramente grata di cuore se cercherete di aiutarmi....

[Donatella]

Magari non cominciando a considerarli dei mostri... pronti a massacrarci. Ci sono anche genitori che massacrano i figli ma non per questo si considerano mostri tutti i genitori (che ti dirò... molto spesso sono molto peggio dei loro figli, secondo me!).

[isterica]

io chiedo scusa ma il mio definirli mostri era in senso ironico non ho mai pensato di farle del male altrimenti non sarei a cercare aiuto,,,,ma ho veramente necessità di consigli pratici su come relazionarmi a lei ho provato il metodo gordon ,ma non ci riesco...non entro in sintonia, continua a voler farecome vuole ad uscire tutti i giorni l'unico miglioramento è il rispetto dell'orario di rientro le 19,00 ma è dura saperla fuori con ragazzini i cui genitori sono in carcere, hanno problemi di droga e altro e che quindi non si interessano minimamente a ciò che fanno i loro figli, non voglio certo demonizzare i ragazzini visto che loro non hanno colpa ,ma credetemi che anche per me è dura, io cerco di fare più mattine possibili al lavoro per starle vicino, ma è dura....

[Lora]

Isterica, da come la descrivi la situazione è davvero complicata, fughe da casa, interventi disciplinari a scuola (6 giorni di sospesione sono tantissimi, deve averla combinata davvero grossa!).

La ribellione a questa età è anche fisiologica, a volte si manifesta in modo blando, a volte in modo più evidente, ma nel caso di tua figlia e delle sue amiche credo sia difficile riuscire a darti dei consigli.
Molto dipende dalla relazione costruita negli anni precedenti, bisogna sperare di aver dato loro tutto quanto sia necessario per non lasciarsi trascinare troppo da quest'onda anomala che può essere l'adolescenza.

[isterica]

il problema è che pare sia molto disattenta ed in polemica con i prpfessori , in realtà non ha combinato niente di veramente grave per i sei giorni, solo che frequenta una scuola molto gelminiana e dopo ben 10 rapporti dall'inizio dell'anno la maggiorparte perchè disattenta o sorpresa a disegnare mentre la prof spiega, è stata sospesa, lei frequenta una scuola di periferia che viene considerata malfrequentata perchè ci sono molti nomadi e famiglie problematiche per cui i professori esigono dai "cosiddetti" normali dei comportamenti molto "irreprensibili" oggi l'ultima la prof ha mandato il sara a consegnare il proprio telefono alla preside perchè le è caduto, il telefono era però spento, io comunque sono stata daccordo e l'ho anche detto alla preside però mi sonon sentita dire che lo hanno fatto perchè a scuola fanno dei filmini che poi mettono su facebook e che loro arriveranno alla denuncia io ho risposto che non avevo problemi e che facessero pure tutto ciò che ritenevano opportuno, prendo sara edinizio la reprimenda, poi la sua amica mi dice che sara nonc'entra niente, a casa sara mi mostra i filmini e le foto in questione bene sono pure firmate dagli autori e non si tratta di Sara, come posso far capire a mia figlia che oramai a scuola si sono fatti un'idea di lei che lei stessa ha voluto e che adesso qualsiasi cosa accada in classe viene ritenuta responsabile?...
l'altro giorno uscivano alle 12 la sua compagna non aveva l'autorizzazione ad uscire, ma la scuola non ha chiesto a nessuno l'auth e quindi lei è uscita e non è tornata a casa ....giustamente oggi la madre mi ha detto di essere molto arrabbiata con la scuola e anche io comincio ad aver qualche dubbio sul comportamento di i nsegnanti e preside...

[rolla]

uhm.... e cambiare scuola alla fanciulla no?
cercarne una un po' più tranquilla quanto a frequentazioni non credi che potrebbe essere d'aiuto? magari il clima generale influisce. magari in un'altra scuola potrebbe ricominciare da capo, essere una persona davvero diversa...
potresti provare a parlarne con lei, a proporglielo e sentire il suo parere, parlarle del fatto che sei preoccupata per il suo futuro, spiegarle come questa sia solo una base (importante, fondamentale) su cui costruire la sua vita futura... non si lascia coinvolgere in discorsi seri, su cosa vuole fare, diventare?

Rolla

[monyka]

Sono d'accordo con Rolla.
Io credo che cambiare scuola sia una scelta da prendere in considerazione: le cattive compagnie, le cattive frequentazioni, il disinteresse dello stesso corpo docente e non (la compagna che esce senza autorizzazione è un esempio), ed anche l'opinione che si possono essere fatti di lei in quella scuola,.
Tutti fattori di cui parlare con lei, che non è più una bambina, per farle capire che le cambieresti la scuola per darle un'altra possibilità, perchè vi fidate di lei e quindi di non "cascarci" di nuovo.
In questo modo dovrebbe prenderla come un'opportunità importante, e non come un "regalo".
In bocca al lupo

[isterica2]

il problema è dche frequenta l terza media, quest'anno ha gli esami ed è comunque tardi per cambiare scuola dovevo farlo verso dicembre, ma non era così grave la situazione. anche io spero che se passa il prossimo anno si trovi con gente migliore in classe, anche se devo dire che anche nel quartiere dove viviamo non sono certo aiutata visto che è abbastanza problematico, però devo dire che io qui ci sono cresciuta e pur avendo avuto come compagni di classe ragazzini che ora o sono morti di overdose, o sono in galera o prostitute io e altri tre o quattro ragazzini di allora siamo rimaste persone normali che hanno studiato fatto la loro vita che oggi hanno un lavoro, quindi ho paura che il problema sia anche dentro di lei....spero proprio che una piccola stella lassù si prenda a cuore Sara....

[monyka]

Scusami isterica, ma se tu stessa dici che la maggior parte dei tuoi amici di scuola ha fatto una brutta fine e che solo tu e altri 3 o 4 siete riusciti a fare una vita normale, allora io non penserei che Sara abbia un problema dentro di lei, piuttosto penserei che sei tu (e quei 3 o 4) l'eccezione...
Falle fare gli esami di terza media sperando che vadano bene e poi mandala in una scuola in un altro quartiere a rifarsi una vita

[rolla]

Assolutamente d'accordo con Monyka. Tirala fuori da quel quartiere, ma scherzi? Aspetti mica davvero una stella che pensi alla tua Sara? ci devi pensare tu e anche subito!
Il fatto che tu sia cresciuta in quel quartiere non significa niente. Se la ragazza è in difficoltà (cerca di leggere quelli che possono essere messaggi di richiesta di aiuto, di interesse nei suoi confronti) va aiutata, se questo significa cambiarle scuola/quartiere è un passaggio da prendere in considerazione seriamente (ovvio, per l'anno prossimo, o meglio per settembre) per quanto complicato possa essere: sta a noi cercare di creare una base che sia il più stabile e forte possibile perché possano "crescere"... ma dove l'hai iscritta alle superiori, che tipo di scuola? non ne esiste una facilmente raggiungibile, ma fuori dal tuo quartiere?

Rolla

[Lora]

spero proprio che una piccola stella lassù si prenda a cuore Sara....

io spero che tu stia scherzando e che non pensi davvero di aspettare la provvidenza.
Se ci sono dei problemi la situazione va presa in mano e fatto il possibile per risolverla. Se il quartiere è problematico, come dice monyka almeno trovale una scuola che le permetta di avere contatti con persone "sane".

[isterica2]

si andrà in un liceo linguistico in centro dove troverà persone "sane" almeno spero, ma qui dove abitiamo non ci sono solo "problematici" il problema è che quelli tranquilli qui non escono stanno in casa o vanno in centro o stanno con i fratelli, noi siamo venuti ad abitare qui da due anni, prima eravamo in un quartiere più centrale dove Sara ha ancora amiche che poi sono le sue compagne di scuola ed alcune sono ok, ma il problema è lei che sembra rifiutare le persone "tranquille" cercando di emergere nel "peggio" non so se riesco a spiegarmi, è la sua voglia di farmi male che la porta ad agire cercandi di primeggiare nel"meno".
Io ritengo che non si debba scansare il prossimo ,ma che bisogna capire le differenze e quindi si può passare una mezz'ora a far due chiacchere con uno scansafatiche, senza dimenticare le proprie priorità equindi dopo tornare tranquillamente a studiare. Ora Sabato visto che sono di riposo le ho detto che se voleva poteva invitare un'amica e che sarei passata a prenderla a scuola con il piccoletto e avrei portato tutti al mare, sono felice perchè ha scelto un'amica"normale"..., e speriamo bene.. anche perchè io non so chi frequenterà la nuova scuola cononsco solo qualche ragazzina,,,non è detto che alle superiori ci siano persone mature, l'unica cosa non essendo un professionale spero che ci siano ragazzini intenzionati a proseguire oltre i due anni obbligatori e quindi con più voglia di studiare.....

[catrisa]

come dici giustamente un ambiente di questo tipo non genera automaticamente drogati o delinquenti, e non sono dell'idea che si debbano sempre proteggere i figli da tutto e tutti. Perchè altrimenti non avranno mai la forza loro di opporsi a certe influenze, nè sapranno individuare e capire i propri limiti, se sempre noi genitori interveniamo d'ufficio con spostamenti o allontanamenti.

Questa ragazzina ha 13 anni, non è certo una bambina. Cosa pensa del contesto nel quale vive, le hai parlato delle tue esperienze da ragazza, delle storie dei tuoi amici che hanno fatto una "brutta fine", parlate del suo futuro, delle sue aspettative, di come si sente, di cosa ritiene importante e perchè? E' importante trovare un piano di comunicazione che ti consenta di arrivare a lei, perchè il rischio è che ci si rivolga ai nostri figli solo per redarguire, vietare, porre limiti, contrattare orari e uscite.

Forse sembrerà che quello che tu le dici non lasci traccia, probabilmente sembrerà non ascoltare o lo farà con insofferenza, ma non è detto e non è mai inutile.