Il gatto è un animale che ha origini desertiche, sembra infatti che il suo antenato più probabile sia il gatto selvatico africano e questa particolarità ha certamente stimolato la sua abitudine a bere poco, facendogli affrontare con successo ambienti sfavorevoli.

I felini hanno una sudorazione molto ridotta e un’evaporazione polmonare praticamente nulla; anche per questo motivo la concentrazione di urea nelle loro urine è tre volte maggiore di quella della nostra specie. Questo stile di vita, però, può causargli alla lunga problemi renali e urinari e quindi, se vogliamo che il nostro beniamino abbia una vita sana e longeva, dobbiamo aiutarlo stimolandolo a bere più acqua.

L’acqua viene introdotta nell’organismo anche indirettamente e cioè attraverso il cibo; quella contenuta nei cibi è variabile, e dipende dal tipo di alimento: i cibi secchi ne contengono circa il 10%, mentre i cibi in scatola ne contengono fino all’80%.

Vi è un rapporto inversamente proporzionale tra la quantità di acqua bevuta dall’animale e quella contenuta nel cibo.
La sete, quindi, aumenta man mano che diminuisce la quantità di acqua introdotta con il cibo.

Pertanto sia la dieta a base di cibi umidi in scatola, sia la dieta casalinga a base di pesce, trippe e carni cotte forniscono già la gran parte dell’acqua di cui il gatto necessita. Nonostante ciò è sempre importante lasciare a disposizione del nostro felino una ciotola di acqua fresca.

Gatto e acqua

 

Per stimolare il proprio gatto a bere un po’ di più è possibile seguire alcuni semplici consigli:

1) Aumentate il numero di ciotole di acqua, utilizzando dimensioni e forme diverse. Alle volte queste accortezze non sono sufficienti e allora si consiglia di posizionarle per la casa in posti insoliti; la curiosità innata del gatto lo spingerà a bere da fonti diverse dalla solita ciotola.

2) Molti gatti preferiscono l’acqua corrente; provate ad aprire un rubinetto lasciando scorrere un filo d’acqua per osservare il suo comportamento. Eventualmente acquistate in un negozio per animali delle fontanelle (ce ne sono diversi modelli) che ricircolano l’acqua ininterrottamente.

3) Altro suggerimento è quello di aggiungere nella ciotola un poco di liquido delle scatolette di tonno al naturale.

4) Alcuni gatti non tollerano il gusto del cloro, quindi fate decantare per 24 ore l’acqua per permetterne l’evaporazione.

Ritratto di Diego Manca Veterinario

Posted by Diego Manca Veterinario

Mi chiamo Diego Manca e sono un medico veterinario; vivo e svolgo la mia professione, da quasi 30 anni, ad Omegna (VB), piccolo paese del Cusio in Piemonte. Sono direttore sanitario e socio fondatore dell’ambulatorio veterinario lago d’Orta nel quale lavoro. Oltre alla grande passione per questa professione un’altra mi è molto cara e cioè quella di scrittore. I miei libri hanno ottenuto sempre significativi apprezzamenti di critica e i protagonisti delle storie che racconto sono i nostri amici pelosi, le vere star di tanti episodi realmente accaduti durante lo svolgimento della mia professione. Ecco qui di seguito una breve sintesi dei libri che ho pubblicato: Le fiabe per...giocare con il corpo imitando gli animali" edito da Franco Angeli nel 2008 di cui è coautore, "Il camaleonte Argonte" edito da Armando editore nel 2010, "Favolario: le favole del veterinario" Ed. Buk,  "Storie con la coda" edito da Castelvecchi, 2014, collana Ultra, La salute del cane in 4 e 4'otto e La salute del cane in 4 e 4'otto, editi da Gremese Editore, 2014, "Altro che animali!" edito da Castelvecchi Editore, 2015 e Benedetti Animali!  edito da Castelvecchi Editore, 2016, Storie da leccarsi i baffi - Gatti raccontati dal veterinario, edito da Ultra, 2017, Manuale (semiserio) sull'educazione del cane, edito da Rizzoli, 2017, Coccole di gatto. Consigli del veterinario e aforismi sul mondo dei mici, 2019, edito da Ultra; Trilli. Riflessioni di una gatta in degenza, 2020, edito da Ultra.