La dislessia si combatte con e-readers, tablet e smartphone

Un luogo dove parlare di dislessia, discalculia, disgrafia, disortografia e in generale delle difficoltà d'apprendimento.

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galadriel_68
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La dislessia si combatte con e-readers, tablet e smartphone

Messaggio da galadriel_68 »

http://www.lastampa.it/2013/09/19/scien ... agina.html

La dislessia si combatte
con e-readers, tablet e smartphone

AFP

Leggere attraverso questi strumenti migliorerebbe i sintomi del disturbo. Ad affermarlo è una ricerca statunitense. Il segreto
è la lunghezza delle righe
DANIELE BANFI
La povera vecchia carta sembrerebbe avere il destino segnato. Agli addetti ai lavori che teorizzano nel giro di pochi anni la sua definitiva scomparsa oggi cominciano ad aggiungersi alcuni medici impegnati nella lotta alla dislessia. La ragione è semplice: per un bambino dislessico leggere su un tablet sarebbe molto meno difficoltoso che non da un libro. Ad affermarlo è una ricerca pubblicata sulle pagine della rivista PLOS ONE ad opera dei ricercatori dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge (Massachusetts, Stati Uniti).

La dislessia è un disturbo specifico di apprendimento della lettura caratterizzato dall’enorme difficoltà nell’imparare a leggere. Attualmente, nella sola Italia, si calcola che ne soffrano circa 350 mila persone. Lentezza nella decodifica delle parole scritte, facilità nello scambiare una lettera con un’altra e difficoltà a capire il testo sono solo alcune delle caratteristiche associate al disturbo. Un disagio psicologico da non trascurare soprattutto nei bambini.

Le cause che portano alla dislessia sono purtroppo in gran parte ancora sconosciute. Secondo alcune ricerche viene ipotizzata un’origine genetica. Sul banco degli imputati ci sarebbero alcune mutazioni di DCDC2, un gene fondamentale nella corretta formazione dei circuiti cerebrali implicati nella lettura, presenti nel 20 per cento dei casi di dislessia. Gli altri sarebbero invece da imputare a difetti delle funzioni visive superiori. Ed è proprio su questi casi che i tablet agirebbero aiutando gli scolari.

Lo studio, condotto su più di 100 studenti dislessici, si poneva l’obbiettivo di valutare la velocità di lettura e il grado di comprensione di un testo letto sia attraverso un e-readers sia sulla carta. I risultati lasciano pochi dubbi: utilizzando il tablet le performance sono state nettamente migliori rispetto all’uso della carta.

I più maliziosi potrebbero pensare che lo studio sia solo una trovata pubblicitaria per vendere più e-readers. La scienza smentirebbe invece questa ipotesi. Perché i bambini dislessici leggono meglio con questi strumenti? La spiegazione dei ricercatori è molto semplice ed è strettamente legata alla capacità visiva: attraverso i tablet è possibile visualizzare righe molto corte. La presenza di poche parole aiuterebbe il lettore a concentrarsi sui singoli vocaboli evitando distrazioni dovute alla presenza di troppo testo.

Una buona notizia che si somma a quella dello scorso maggio sull’invenzione, da parte di un ingegnere italiano, del primo tablet destinato a chi soffre di questi disturbi. Uno strumento pensato in generale per i bambini affetti da disturbo specifico dell’apprendimento come la dislessia, la disgrafia e la discalculia. Una ragione in più per pensare che tra non molto la carta farà la sua definitiva scomparsa.

Twitter: @danielebanfi83
allora forse solo dovrei chiedervi
se del dolore acuto del mio respiro
io debba in quell'attimo gioire

perché non avere più dolore
sarebbe non aver più respiro.

(Dyla)

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mareNelCielo
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Re: La dislessia si combatte con e-readers, tablet e smartp

Messaggio da mareNelCielo »

Be', nulla di nuovo sotto il sole, noi mamme ce ne eravamo già accorte, e se ne era parlato anche in questo forum, di come i cattivi lettori siano più invogliati e leggano meglio su un ereader, con caratteri grandi.
Per quanto riguarda il tablet per bambini dislessici, mi lascia perplessa, credo che un bambino diagnosticato dislessico abbia già l'età per usare un qualsiasi tablet, su cui i genitori caricano i programmi che ritengono più opportuni per lui.

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